Abusa sessualmente del suo cane: la confessione shock di un 27enne in tribunale. Un 27enne abusa sessualmente del suo cane, a confessarlo è lui stesso durante un l’udienza in tribunale. Cody Asplet, questo il nome del protagonista della vicenda, originario di Sydney, è stato accusato di 92 reati commessi tra il 2022 e il 2024.
Tuttavia, dopo un accordo con la procura, la maggior parte delle accuse è stata ritirata, e venerdì scorso, 21 marzo, il 37enne si è dichiarato colpevole di sei reati davanti al tribunale di Melbourne. In particolare, ha ammesso la sua responsabilità per un’accusa di bestialità, ovvero di aver penetrato un cane. Ha ammesso anche l’uso di un servizio di trasporto a scopo di minaccia e diversi reati legati ad abusi su minori, tra cui possesso, accesso e diffusione di materiale illecito.
Ad agosto dovrà comparire davanti alla Corte della contea di Victoria per un’udienza preliminare relativa alla sua dichiarazione di colpevolezza. Se condannato alla pena massima prevista, rischia oltre dieci anni di carcere. Nel frattempo, rimarrà in libertà su cauzione fino alla prossima udienza, quando dovrà presentarsi di persona a Melbourne.
La confessione
Un’udienza precedente aveva rivelato che Asplet gestiva una pagina Instagram con 13mila follower, in cui condivideva immagini di diversi cani di cui si prendeva cura prima di cancellarla. Le accuse di bestialità riguardano un episodio avvenuto a South Melbourne prima del suo ritorno a Sydney. La vicenda è rimasta segreta per quasi un anno, fino alla revoca dell’ordine di riservatezza imposto per proteggere le indagini della Polizia federale australiana.
Oltre 1.000 pagine di prove sono state presentate al tribunale, tra cui informazioni sulle sue attività in un gruppo online in cui venivano condivisi contenuti illeciti legati ad abusi su minori. L’indagine, condotta dall’AFP e dal Joint Anti Child Exploitation Team, ha portato all’incriminazione di diversi membri del gruppo.
La notizia ha suscitato indignazione nell’opinione pubblica, con utenti che hanno diffuso la sua immagine online come avvertimento. Alcuni hanno espresso la speranza che venga condannato e non possa più rappresentare un pericolo per bambini o animali.
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