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Calciomercato, Conte come Padre Pio: grazie all’ubiquità allenerà 4 squadre l’anno prossimo

Calciomercato, Conte come Padre Pio: grazie all’ubiquità allenerà 4 squadre l’anno prossimo. Antonio Conte attualmente è l’allenatore del Napoli, ha 3 anni di contratto con il club azzurro che gli sta dando molte soddisfazioni sul campo. Il tecnico pugliese, tra l’altro, ha confessato a più riprese di essere innamorato del popolo partenopeo e anche della città, che insieme alla famiglia si sta godendo tantissimo, esplorandone le bellezze. Eppure il tecnico del Napoli nelle ultima settimane è stato dato per prossimo allenatore di Roma, Milan e Juventus (che rivorrebbe indietro anche Manna…).

Di sicuro Conte è un uomo dalle mille risorse: è un allenatore vincente, un sergente di ferro e un maniaco della tattica. Ma adesso pare abbia acquisito anche il dono dell’ubiquità. Secondo alcune voci di mercato, infatti, il tecnico pugliese, mentre si gode il sole e il mare di Napoli, starebbe contemporaneamente trattando con Roma, Milan e Juventus. Altro che Guardiola o Ancelotti: qui siamo di fronte a un fenomeno soprannaturale, roba da esame approfondito del CICAP.

D’altra parte, Conte ha sempre stupito tutti con le sue scelte. Quando decise di lasciare la Juventus dopo tre scudetti consecutivi, i tifosi rimasero di sasso: ancora oggi sul cielo uggioso di Torino rieccheggia la storia del ristorante da 100 euro. Inoltre, quando prese in mano l’Inter e la portò a vincere il campionato, nel capoluogo piemontese qualcuno cominciò a storcere il naso. Ma adesso siamo ben oltre: il tecnico del Napoli, felice come un bambino tra una pizza e un giro per Spaccanapoli, starebbe, secondo i giornali, trattando il suo futuro con almeno tre squadre diverse. Il tutto senza neanche smettere di gustarsi un bel babà.

Le ipotesi ignoranti

A questo punto le ipotesi sono due: o Conte ha un gemello segreto, o ha sviluppato capacità che neanche Padre Pio (ci scusiamo per l’accostamento ma è per restare in tema utopie). Magari qualcuno lo avrà avvistato a Milano mentre studiava le mosse per risollevare il Milan, per poi rivederlo subito dopo a Roma, intento a scegliere la formazione giallorossa sotto l’egida di Ranieri. Il tutto mentre i tifosi del Napoli lo incrociano in giro per la città, intenti a ringraziarlo per aver riportato grinta, gioco e carattere all’ombra del Vesuvio.

E che dire della Juventus? Secondo alcuni esperti di calciomercato, l’accordo con i bianconeri sarebbe cosa fatta con una telefonata. Ma allora come si spiega che Conte continua a dichiarare il suo amore per Napoli, la sua gente e i suoi colori? Forse sta preparando un colpo da maestro, un campionato parallelo in cui allenerà più squadre contemporaneamente? Magari sarà il primo tecnico a vincere la Serie A con quattro squadre diverse… nella stessa stagione.

Le utopie

Poi ci sarebbe lo scoglio (per usare un eufemismo) De Laurentiis da superare. Il patron azzurro da quando ha preso in mano le redini del club partenopeo non ha fatto altro che dimostrare a tutti che i contratti si rispettano, soprattutto a Napoli, con buona pace di chi paventa rocambolesche operazioni di mercato che vedrebbero il presidente del Napoli accontentare questo o quel procuratore (come no?).

Infine c’è da considerare il lato economico. Non sappiamo se Conte riuscirà a portare il Napoli allo scudetto, ma in tal caso, un allenatore che attualmente percepisce un ingaggio complessivo che può arrivare a 9 milioni di euro (6 milioni di parte fissa, più 2 milioni di bonus per la qualificazione in Champions, e un altro in caso di vittoria del campionato), sicuramente esigerebbe un ritocco. Insomma, fare un nuovo contratto a Conte costerebbe almeno 10 milioni di euro l’anno, più stipendi allo staff e tasse ovviamente. A questi vanno aggiunti i costi del calciomercato che, a detta di tutti, dovrebbe essere faraonico per accontentare il tecnico pugliese. E nessuno dei club sopra citati, attualmente, può affrontare spese simili.

Quello che è certo è che Conte a Napoli sta bene. E lo sta dicendo in tutte le lingue possibili, tra un giro per il lungomare e una passeggiata ai Quartieri Spagnoli con la famiglia. Il resto sono solo chiacchiere da bar, quelle che riempiono le pagine di giornali e siti quando la Serie A è ferma ad ammirare le peripezie di Spalletti con la Nazionale. Certo, se poi dovesse davvero riuscire ad allenare quattro squadre insieme, ci toccherà rivedere il concetto di allenatore moderno. O magari organizzare un pellegrinaggio per chiedergli la grazia di una schedina vincente.

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