La pillola contro il colesterolo può ridurre il rischio di un grave problema cognitivo: la scoperta. La pillola contro il colesterolo può ridurre anche il rischio di demenza. È quanto emerge da uno studio, secondo il quale l’assunzione di statine potrebbe ridurre significativamente il rischio di demenza, anche in persone con livelli di colesterolo già bassi. Questi farmaci, comunemente prescritti ai pazienti con livelli di colesterolo oltre il limite per prevenire infarti e ictus, potrebbero avere un effetto protettivo anche sul cervello.
Secondo i ricercatori, riducendo il colesterolo nocivo nel cervello, le statine potrebbero contribuire a prevenire diversi tipi di demenza, tra cui l’Alzheimer. Lo studio, condotto da scienziati sudcoreani, ha analizzato dati di 570.000 persone e ha rilevato che individui con livelli naturalmente bassi di colesterolo LDL avevano meno probabilità di sviluppare demenza rispetto a chi presentava livelli più alti.
Inoltre, coloro che assumevano statine mostravano un rischio ancora più ridotto rispetto a quelli che non le assumevano, suggerendo un effetto protettivo aggiuntivo. Tra coloro con livelli di colesterolo LDL inferiori a 1,8 mmol/L, il rischio di Alzheimer risultava inferiore del 28 per cento, mentre in chi assumeva statine la riduzione era di un ulteriore 12 per cento.
Il ruolo del colesterolo LDL nell’Alzheimer
Tradizionalmente, si è ritenuto che l’Alzheimer fosse causato dall’accumulo di proteine tossiche nel cervello, ma le nuove scoperte suggeriscono che il colesterolo LDL possa avere un ruolo nella malattia. Il dottor Francesco Tamagnini dell’Università di Reading ha affermato che l’Alzheimer potrebbe essere una complicazione legata all’accumulo di LDL nel cervello. Il colesterolo LDL, quando presente in eccesso, può infatti ostruire le arterie e aumentare il rischio di problemi cardiovascolari, mentre il colesterolo HDL, considerato benefico, aiuta a rimuovere l’LDL dall’organismo.
Nonostante i risultati dello studio, alcuni esperti invitano alla prudenza. La dottoressa Julia Dudley dell’Alzheimer’s Research UK ha sottolineato che il rischio di demenza è influenzato da molteplici fattori e che non è ancora chiaro se esista un collegamento diretto tra il colesterolo basso e la riduzione del rischio di demenza. Studi clinici saranno necessari per comprendere meglio gli effetti delle statine sui processi patologici del cervello. Nel frattempo, mantenere la salute cardiovascolare è ritenuto un metodo efficace per proteggere il cervello, e chi ha dubbi sui propri livelli di colesterolo dovrebbe consultare il proprio medico.
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