La parola vietata nel film ‘Il Padrino’: perché un termine importante non viene mai usato in nessuno dei 3 film. Il film Il Padrino è considerato uno dei più grandi capolavori della storia del cinema. Amato dal pubblico e dalla critica, ha conquistato generazioni con la sua combinazione perfetta di amore, lealtà, tradimento, senso dell’onore e criminalità organizzata. Tuttavia, i fan si stanno accorgendo solo ora di un dettaglio curioso e sorprendente: l’assenza totale di una parola che, in un film sulla criminalità organizzata, ci si aspetterebbe di sentire almeno una volta. La parola vietata nel film Il Padrino è proprio “mafia”.
Questa assenza non è frutto di una svista o di una scelta casuale da parte degli sceneggiatori. Al contrario, si tratta di una decisione imposta da veri boss mafiosi, che hanno esercitato forti pressioni sulla produzione. Lenny Montana, l’attore che nel film interpreta il sicario Luca Brasi, aveva reali legami con la famiglia mafiosa dei Colombo. Il suo capo, Joe Colombo, si era attivato attraverso la Lega per i diritti civili italo-americana per bloccare l’uso della parola “mafia”, considerata offensiva per gli italoamericani e dannosa per l’immagine pubblica della comunità.
Gli aneddoti
Nel 1971 Colombo dichiarò al New York Times che la mafia non esisteva e che l’unica famiglia che conosceva era la sua: moglie, figli e figlie. Quando il produttore Al Ruddy incontrò Colombo e tre dei suoi uomini, fu messo sotto pressione affinché quella parola venisse eliminata dalla sceneggiatura. Ruddy accettò immediatamente, sapendo che il termine compariva solo una volta nel copione, ma fece credere ai mafiosi di aver ceduto al loro volere per evitare ritorsioni.
Come parte dell’accordo raggiunto, la produzione accettò anche di inserire un membro reale della malavita nel cast. Lenny Montana, ex guardaspalle di Colombo, fu scelto per interpretare Luca Brasi. Era talmente nervoso all’idea di recitare accanto a Marlon Brando che questa sua ansia reale fu integrata nel personaggio, rendendo ancora più autentica la sua interpretazione.
Questo retroscena dimostra come la realtà e la finzione si siano intrecciate nella creazione del film. Non solo Il Padrino ha lasciato un’impronta indelebile nel cinema, ma porta con sé una storia vera fatta di intimidazioni, compromessi e tensioni tra Hollywood e la criminalità organizzata.
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