Roma capitale del pezzotto: record di sequestri di griffe false. Milano e Firenze sul podio. Lazio prima per blitz anti-contraffazione. Roma è la capitale del pezzotto, almeno stando ai numeri, e il Lazio detiene il primato a livello nazionale per numero di attività di contrasto alla contraffazione. Negli ultimi due anni sono stati effettuati oltre 20.750 sequestri, sul totale dei circa 60mila eseguiti in tutta Italia. La maggior parte di questi sequestri si concentra a Roma, che rappresenta un polo centrale in questo mercato criminale. Nella Capitale si contano 20.429 operazioni e altrettanti soggetti multati.
Questi dati emergono dal report intitolato “La contraffazione – Evoluzione del fenomeno criminale sul mercato fisico e online”, presentato a Roma presso la Direzione centrale della Polizia criminale, in occasione della giornata dedicata al Made in Italy. Rispetto al precedente Report, Roma ha mantenuto il suo primato, mentre Milano dal 5° posto è passata al 2°, seguita da Firenze e Venezia.
A Roma l’attività delle forze dell’ordine si concentra non solo sulla vendita al dettaglio nelle strade, ma risale anche lungo tutta la filiera: dalla produzione al trasporto fino ai depositi. Decisivo l’intervento di gruppi specializzati come i Goac e i Nas, che svolgono un ruolo fondamentale nelle operazioni anticontraffazione. La Capitale detiene il primato nazionale per quantità di merce sequestrata: quasi cento milioni di articoli pezzotto, per un valore stimato di circa 9 milioni di euro, cifra che supera di gran lunga quella registrata a Milano e Firenze.
I controlli
I controlli si intensificano nelle aree ad alta affluenza turistica e nei mercati rionali, ma sempre più spesso le attività illegali si spostano online, con vendite tramite i social e prenotazione dei prodotti. Questo cambiamento nelle strategie rende più difficile l’individuazione dei responsabili. I settori più colpiti dalla contraffazione rimangono quelli dell’abbigliamento, degli accessori, della pelletteria, dell’elettronica e dei giocattoli.
Spesso i venditori sono extracomunitari privi di documenti, facilmente sfruttabili, ma i dati mostrano anche che oggi la maggioranza delle persone multate o denunciate sono italiani, seguiti da cittadini del Bangladesh e del Senegal. Quanto ai paesi di provenienza dei pezzotti, spiccano l’Italia, la Cina, la Turchia e la Bulgaria. Il Lazio si conferma la regione leader anche per numero di soggetti sotto indagine, ben 19.842, con 602 denunce e nove arresti.
Seguici anche su Facebook. Clicca qui
Aggiungi Commento