Stefane uccisa dal suo pitbull a 31 anni: sbranata davanti al compagno e la figlia di quattro mesi. Una donna è stata attaccata e uccisa dal suo pitbull a Cidade Ocidental, nel Distretto Federale, in Brasile. Stefane Xavier da Silva, 31 anni, è stata morsa al collo e al viso. Secondo quanto riportato dalla CBN, i vicini avevano sentito le urla della donna e si erano precipitati a casa sua. Sul posto erano presenti anche il suo compagno e la figlia di quattro mesi, che però non sono stati attaccati.
L’animale è stato ucciso dai vicini con percosse e coltellate, poiché si era mostrato aggressivo nel momento in cui avevano tentato di entrare in casa. La donna è stata colpita con particolare violenza al volto e al collo. Sul luogo dell’accaduto sono intervenute le squadre della Polizia Militare, del Servizio Mobile di Emergenza (Samu) e dei Vigili del Fuoco.
Le aggressioni da parte dei pitbull continuano a verificarsi in diverse parti del mondo. Solo ieri vi abbiamo raccontato un’altra tragedia, avvenuta in Ohio, negli Stati Uniti. Qui una neonata di sette mesi è stata sbranata da uno dei tre pitbull di famiglia. I genitori, sconvolti, hanno raccontato quanto accaduto e condiviso il dolore per la perdita. La madre della bambina, Elizah, aveva precedentemente pubblicato foto in cui appariva affettuosa con i cani di casa, sottolineando il legame che sembrava unirli. Dopo la tragedia, ha scritto che non riuscirà mai a comprendere le cause dell’attacco.
Secondo quanto riferito dalle autorità locali, la bambina è stata morsa da uno dei tre cani, ma non è ancora chiaro quale di essi abbia agito né cosa abbia scatenato l’aggressione. La situazione è precipitata rapidamente e, al momento, non sono disponibili dettagli certi sulle circostanze che hanno portato alla morte della piccola.
La tragedia
La madre, Mackenzie Copley, si è detta devastata, descrivendo il cane coinvolto come un animale che stava sempre accanto a Elizah. Anche il padre, Kameron Turner, ha espresso tutta la sua disperazione, chiedendosi come potrà andare avanti senza la figlia. Nel necrologio, Elizah è stata ricordata per la sua energia e per il sorriso che illuminava ogni ambiente. Dopo l’incidente, i tre pitbull sono stati presi in custodia dal servizio per il controllo animali della contea di Franklin, che ha avviato un’indagine per stabilire cosa ne sarà di loro. Il sergente James Fuqua ha definito l’evento una tragedia indescrivibile.
Episodi come questi riaccendono il dibattito sulla sicurezza nel tenere razze come i pitbull in ambienti domestici, soprattutto in presenza di bambini molto piccoli. Sebbene molti esemplari siano docili e affettuosi, si tratta di razze che storicamente sono state selezionate anche per la forza fisica e la reattività. Se non correttamente educati o se esposti a situazioni di stress o incomprensione, questi animali possono diventare imprevedibili.
I rischi aumentano in modo significativo quando in casa sono presenti neonati o bambini, i quali non sono in grado di riconoscere segnali di disagio o avvertimento da parte dell’animale. Anche il comportamento più affettuoso può trasformarsi bruscamente in reazione a stimoli percepiti come minacce. È quindi fondamentale non solo valutare con attenzione la razza da accogliere in casa, ma anche garantire una corretta educazione, una buona socializzazione e una vigilanza costante, soprattutto quando si tratta di animali potenzialmente pericolosi in contesti familiari.
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