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Sondaggio Trump, come finirebbero le elezioni Usa oggi: il risultato è sorprendente

Sondaggio Trump, come finirebbero le elezioni Usa oggi: il risultato è sorprendente. Un sondaggio su Trump e sui suoi elettori rivela come finirebbero le elezioni negli Stati Uniti oggi. Il risultato è sorprendente. Nei primi mesi del suo secondo mandato da presidente, Donald Trump e la sua amministrazione hanno avuto un impatto significativo sia sulla politica interna che su quella estera. Rientrato alla Casa Bianca il 20 gennaio, il tycoon, ormai settantottenne, ha firmato oltre cento ordini esecutivi, avviando anche una guerra commerciale con la Cina e con altri paesi.

Le sue azioni hanno attirato l’attenzione globale e generato forti dibattiti, come dimostra l’episodio con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, rimproverato pubblicamente dal vicepresidente JD Vance durante una visita ufficiale a Washington, evento trasmesso in diretta televisiva.

Tali episodi hanno alimentato interrogativi sull’effettivo livello di consenso di cui Trump gode tra i suoi elettori. Harry Enten, analista della CNN, ha analizzato i risultati di un sondaggio condotto da YouGov che ha cercato di capire quanti sostenitori di Trump si siano pentiti del proprio voto. Contrariamente alle molteplici narrazioni mediatiche che parlano di un diffuso rimpianto, i dati raccontano una realtà ben diversa: solo il due percento degli elettori di Trump afferma di aver cambiato idea.

L’1% non andrebbe a votare

A questi si aggiunge un ulteriore uno percento ha dichiarato che, potendo tornare indietro, preferirebbe non votare. In sostanza, meno del cinque percento dei votanti avrebbe intenzione di modificare il proprio orientamento. Di conseguenza, se le elezioni presidenziali del 2024 si ripetessero oggi, il risultato finale sarebbe pressoché identico.

Anche gli elettori di Kamala Harris, ex vicepresidente nell’amministrazione Biden, si mostrerebbero solidali e coerenti con il Partito Democratico. Enten ha sottolineato come l’idea di un’ondata di pentimento tra gli elettori repubblicani sia, di fatto, infondata. Anzi, paragonando i dati con quelli del 2017, risulta che il numero di elettori pentiti era allora leggermente più alto, e persino maggiore alla fine del 2020, subito dopo i disordini del 6 gennaio. Tutto questo suggerisce che, nonostante le controversie e le critiche, la base elettorale di Trump continua a sostenerlo con convinzione.

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