“Ho avuto una relazione gay con un talebano in Afghanistan”: il rischioso racconto di un turista britannico. Un turista britannico che ha avuto una relazione gay con un talebano in Afghanistan, racconta la sua pericolosa avventura. Toyosi Osideinde, 30 anni, britannico originario di Bath, ha intrapreso un viaggio estremo in Afghanistan, uno dei paesi più pericolosi al mondo, spinto dalla sua passione per le destinazioni fuori dal comune.
Dopo aver visitato già 69 paesi, tra cui Iraq, Siria e Bielorussia, ha deciso di vivere un’esperienza ancora più intensa e rischiosa, scegliendo l’Afghanistan come meta per le sue vacanze. Il suo itinerario è iniziato a Islamabad, in Pakistan, da dove si è spostato a Peshawar per poi attraversare a piedi il confine afgano, descritto come uno dei più pericolosi del pianeta.
Toyosi ha raccontato che, una volta arrivato, è stato sottoposto a un’intervista da parte dei talebani armati. Durante gli undici giorni trascorsi in Afghanistan ha visitato le province di Kabul, Nangarhar e Bamyan, immergendosi nella cultura locale tra villaggi, mercati e cibo tradizionale. Durante il soggiorno a Kabul ha avuto anche una relazione con una guardia talebana del suo hotel, con la quale ha trascorso momenti intimi, guardando insieme serie televisive e comunicando a gesti a causa della barriera linguistica. Toyosi ha spiegato che, pur trattandosi di una scappatella, il rapporto era caratterizzato da passione e affetto.
Al momento di lasciare il Paese, ha rischiato grosso
Sorprendentemente, ha osservato che alcune donne afgane continuano a lavorare e a truccarsi, contrariamente alla narrativa comune in Occidente. Ha notato che, pur essendo vietato filmarle, le donne erano comunque visibili in strada, e ha avuto l’impressione che molte delle restrizioni fossero parzialmente allentate. In Afghanistan si è sentito una sorta di celebrità: molti lo seguivano per chilometri e volevano farsi foto o coinvolgerlo nei loro video.
Il viaggio, costato circa 4.000 sterline, non è stato privo di momenti critici. Al momento di lasciare il Paese, ha rischiato grosso perché non aveva stampato il visto: gli hanno puntato contro armi e lo hanno interrogato a lungo. Anche durante il rientro in Pakistan, ha avuto un’intensa sorveglianza da parte delle autorità.
Nonostante i rischi, Toyosi continua a viaggiare finanziando le sue avventure con il lavoro da consulente finanziario svolto in remoto, spesso indossando solo la parte superiore di un abito elegante durante le riunioni su Zoom. Il suo prossimo viaggio lo porterà in Ucraina, in piena guerra, e successivamente in Georgia, confermando la sua passione per esperienze estreme e fuori dagli schemi.
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