Cani e gatti scomparsi ritrovati con simboli nazisti tatuati sulle orecchie e maltrattati: l’orrore. In Argentina, nello specifico nella provincia di Río Negro, un’associazione per la protezione degli animali, l’Allen Civil Animal Protection Association (ACPRAA), ha denunciato un grave episodio di maltrattamento su cani e gatti randagi, ritrovati con simboli nazisti tatuati sulle orecchie.
Le immagini degli animali, diffuse sui social media, hanno suscitato l’indignazione dei cittadini e acceso l’attenzione pubblica sulla vicenda. L’associazione ha dichiarato di aver effettuato diversi salvataggi in cui gli animali mostravano targhe auricolari con svastiche, simboli che rimandano a un’ideologia responsabile di atrocità storiche come torture, sparizioni forzate e altre gravi violazioni dei diritti umani.
Secondo ACPRAA, i tatuaggi sono stati eseguiti con inchiostro professionale, tipico dei tatuatori, anche se non è stato precisato il numero esatto degli animali colpiti, né i luoghi dei ritrovamenti, per non ostacolare le indagini in corso. L’associazione ha annunciato la propria intenzione di presentarsi davanti alla Procura della Repubblica e, se necessario, di coinvolgere anche il Sottosegretario per i diritti umani della provincia.
La denuncia
Gabriela Sánchez, presidente dell’ACPRAA, riporta TN news, ha raccontato al Diario Río Negro che il primo caso è stato scoperto tre mesi prima, quando una famiglia che si era offerta di accogliere animali randagi notò su un gattino affamato e disidratato il tatuaggio di una svastica sull’orecchio. Inizialmente si era pensato a uno scherzo di cattivo gusto, forse da parte di bambini, ma il ritrovamento di altri animali con segni simili ha fatto emergere un fenomeno inquietante. Alcuni studenti, intervistati durante attività scolastiche, hanno ammesso di non conoscere il significato del simbolo, ma di usarlo perché lo trovano “interessante” o “di moda”.
Pochi giorni dopo, un altro animale, un cane in condizioni di estremo degrado fisico, è stato trovato con lo stesso tipo di marchio. La presidente ha spiegato che inizialmente non volevano rendere pubblici i casi per non dare visibilità a un gesto tanto crudele, ma la ricorrenza degli episodi ha spinto l’associazione a rompere il silenzio. Temono che questi atti di crudeltà possano intensificarsi e diventare sempre più frequenti.
[AHORA] En La Rioja, Gendarmería descubrió en un micro a 8 cachorros escondidos en 2 caniles: el chofer, que iba de Orán a Mendoza, fue acusado de maltrato animal. https://t.co/YEOlZ6kWDu pic.twitter.com/cAaGJJSri8
— ElCanciller.com (@elcancillercom) April 27, 2025
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