Milano, agguato al capo ultras del Milan Luca Guerrini: colpi di pistola per strada in pieno giorno. Agguato al capo ultras del Milan Luca Guerrini a colpi di pistola. È successo intorno alle 13.30 del pomeriggio di ieri, giovedì 8 maggio, in via degli Imbriani. Il bersaglio, il 27enne Luca Guerrini, è un noto ultrà del Milan, che si trovava alla guida della sua Audi Q3 nera. Mentre procedeva lungo la strada, è stato affiancato da uno scooter con due persone a bordo: il passeggero ha improvvisamente estratto una pistola e ha fatto fuoco.
I tre colpi esplosi non hanno raggiunto il bersaglio: hanno colpito il parabrezza e la portiera, ma la pistola si è inceppata, permettendo a Guerrini di fuggire, gettandosi fuori dalla macchina dal lato passeggero e allontanandosi a piedi. L’episodio ha fatto subito pensare a un regolamento di conti legato agli ambienti delle tifoserie. Guerrini è infatti un nome noto nel mondo degli ultrà rossoneri: ha recentemente fatto ritorno in curva dopo aver scontato un anno di Daspo e si è ritrovato in una posizione di rilievo nel nuovo assetto della curva Sud, profondamente cambiato dopo l’arresto di Luca Lucci.
Le indagini
Proprio con Lucci, Guerrini avrebbe legami anche di tipo economico, essendo proprietario di un negozio di tatuaggi, l’Italian Ink di via Mercantini, considerato dagli inquirenti parte del sistema finanziario che ruotava attorno all’ex leader. La Procura milanese ha affidato le indagini al pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia, Paolo Storari, segno che non si esclude un coinvolgimento più ampio all’interno di dinamiche criminali legate non solo al tifo, ma anche ad affari illeciti.
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