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Chiude lo zio nel garage per rubargli la pensione: anziano trovato morto in un bidone della spazzatura

Chiude lo zio nel garage per rubargli la pensione: anziano trovato morto in un bidone della spazzatura. Un uomo di 44 anni del Missouri è accusato di aver orchestrato una frode durata oltre un decennio, che ha visto coinvolto suo zio, un veterano tetraplegico dell’esercito americano. L’uomo avrebbe abusato fisicamente e psicologicamente del familiare disabile sin dal 2008, con il preciso intento di appropriarsi dei sussidi di invalidità erogati dal Dipartimento degli Affari dei Veterani e dalla Previdenza Sociale.

La situazione è aggravata dal fatto che non si sarebbe limitato a sottrarre il denaro, ma avrebbe inflitto maltrattamenti al familiare, che per lunghi periodi veniva rinchiuso in condizioni disumane nel garage della casa, privato di cibo, acqua e delle più basilari cure igieniche. È in questo contesto che emerge il dettaglio inquietante: chiude lo zio nel garage, lasciandolo spesso per oltre ventiquattro ore consecutive.

La frode oltre ai maltrattamenti

Secondo quanto riportato nei documenti giudiziari citati dal sito Law&Crime, dopo anni di abusi e isolamento, lo zio è morto nel 2019 mentre si trovava sotto la custodia esclusiva del nipote. Tuttavia, la morte non ha posto fine alle azioni criminali. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe nascosto il cadavere avvolgendolo in un sacco della spazzatura e collocandolo in un bidone custodito in un capanno dietro la casa.

In questo modo, ha continuato a riscuotere indebitamente i sussidi destinati al defunto, sottraendo almeno 650.000 dollari tra il 2019 e il 2025. Per legittimare questi incassi, si sarebbe inviato somme mensili di 1.000 dollari fingendo che si trattasse di compensi per il ruolo di assistente, benché non avesse mai ricevuto alcuna approvazione formale da parte dello zio per tali trasferimenti.

A lungo, ha mentito sia ai parenti sia alle autorità, sostenendo che lo zio fosse stato trasferito in una struttura assistenziale. La verità è emersa solo nel marzo 2025, quando le forze dell’ordine, eseguendo un mandato di perquisizione, hanno ritrovato il cadavere in avanzato stato di conservazione all’interno del bidone. Ora deve rispondere a molteplici accuse, tra cui frode, furto d’identità, appropriazione indebita di fondi pubblici e possesso illegale di arma da fuoco.

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