Noemi: “Non sono io ha una semplice domanda alla base. Una frase non siamo più capaci di pronunciare”. Noemi su Non sono io, le relazioni al giorno d’oggi, e non solo, la cantante romana, 43 anni, parla del suo singolo inedito appena uscito in una intervista a ‘Io Donna’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Parlando del brano, Noemi spiega come si inserisca perfettamente nei temi del suo settimo e ultimo album, Nostalgia, caratterizzato da una forte presenza di influenze sonore. Ha raccontato: “È una canzone che ha alla base una semplice domanda: in un mondo sempre più tecnologico, dove le persone sono sempre più lontane e alienate, è ancora possibile amarsi?” Il testo è nato dalla collaborazione con Zef, Alessandro La Cava e Riccardo Zanotti, fondatore dei Pinguini Tattici Nucleari. Una frase, in particolare, l’ha colpita: “Sarà vero o no che pure i robot esprimono desideri se cadono i satelliti/ e noi no, noi no/ non crediamo più a niente”. Ha definito quella strofa “geniale”.
Nel parlare del significato del brano Se t’innamori, muori, presentato all’ultimo Festival di Sanremo e scritto da Mahmood, Blanco e Michelangelo, ha voluto chiarire un concetto che per lei è essenziale: “Se ti innamori muori felice, soprattutto, è fondamentale. Dopo che hai amato, hai dato tutto, hai sempre quella sensazione di abbandono, come una piccola morte. Ma se hai amato senza riserve e non hai niente da recriminarti, puoi morire sereno”.
Noemi: “Non sono io ha una semplice domanda alla base”
La cantante è sposata dal 2018 con il musicista Gabriele Greco, suo compagno di sempre. La loro storia d’amore è iniziata quando entrambi avevano venticinque anni. Riflettendo su come si trasformi l’amore nel tempo, ha raccontato: “È un lavoro, un impegno fisso. Anche con la persona giusta non bisogna mai perdere di vista il fatto di crescere insieme. Con mio marito stiamo insieme da sedici anni e siamo molto cambiati nel tempo. Ogni tanto è necessario fare quel passo in più e dire ‘ti capisco’. Le relazioni spesso finiscono per mancanza di autenticità e per incapacità di sapersi apprezzare al di là dei difetti. L’amore, per il resto, è anche dedizione incondizionata”.
Quando si tocca il tema della famiglia, emerge in tutte le tracce del nuovo album un forte richiamo al passato, ai ricordi, al legame tra ciò che si è stati e ciò che si diventerà. Alla domanda su cosa le manchi o cosa stia cercando, risponde con nostalgia: “Provo nostalgia per la lentezza, per le giornate al mare dopo la scuola, ma in generale per ogni cosa, soprattutto per gli anni ’90. Erano bellissimi, forse perché ero bambina. Mi sembra che allora fosse tutto più semplice, il nostro fosse un Paese più felice, e tutti fossero più empatici. C’era il tempo di ascoltarsi. Oggi invece siamo concentrati a capire noi stessi, chiusi in casa a doppia mandata, sui telefoni, senza alcun interesse verso cosa ci sia fuori. Non sappiamo più dire ‘ti capisco’, torniamo sempre lì. E comunque la nostalgia è un’emozione che l’intelligenza artificiale non potrà mai provare”.
Noemi: “Una frase non siamo più capaci di pronunciare”
Ha anche condiviso un episodio doloroso legato alla sovraesposizione mediatica del suo corpo. In particolare, ha raccontato di essere stata ferita da alcuni meme su Instagram, come quello apparso dopo Sanremo 2018, in cui veniva messo a confronto il suo abito scollato con quello di Michelle Hunziker. “A volte si pubblicano commenti che sembrano creati dagli esorcisti, sono demoni che parlano. Noi donne poi siamo le più bersagliate perché purtroppo il nostro corpo è troppo giudicato, sempre sotto l’occhio del microscopio. C’è davvero ancora tanto da fare sul tema del peso. Non intendo più rispondere a domande sulla mia dieta anche perché agli uomini non vengono poste, guarda un po’ che caso. Sono dimagrita per me stessa, mi andava di guardarmi allo specchio, amare quello che vedevo, soprattutto sentirmi una persona in salute. Tante volte oggi ne facciamo una questione di bellezza, in realtà riguarda il grado di benessere di un corpo, perché più lo si mantiene sano più si vive bene e a lungo”.
In vista del tour che inizierà a metà luglio, ha descritto come si prepara all’impegno dal vivo: “Preparo i miei pezzi, canto, suono il pianoforte, la chitarra. In definitiva è un po’ quello che faccio tutti i giorni: a casa passo almeno due ore al pianoforte. Non vedo l’ora di cantare con i fan, la vita nello studio musicale la soffro un po’ perché alla lunga è claustrofobica. Per natura sono impetuosa, il live lo aspetto ogni volta come se fosse Natale”.
Noemi: “Se sento i miri pazzi in Radio cambio stazione”
Con tre dischi d’oro e diciotto dischi di platino in oltre dieci anni di carriera, ha interpretato brani di importanti autori italiani, tra cui Vasco Rossi. Proprio lui, insieme a Gaetano Curreri, ha scritto per lei nel 2011 la canzone Vuoto a perdere, che rimane la sua preferita. “Lo è. In genere non riascolto mai i miei pezzi, se li sento alla radio cambio stazione, giuro. Se passa, però, un brano di Vasco Rossi canto a squarciagola. Ero una ragazzina quando sono andata a sentirlo per la prima volta allo stadio. Lui era un puntino sul palco tra sessantamila persone. Quando l’ho incontrato per la prima volta è stato come una visione, come Gesù sulle acque, con i suoi occhi azzurri sembrava ipnotizzarmi. Vuoto a perdere mi fa sempre credere che tutto sia possibile. Se è successo a me, può succedere a qualunque ragazza piena di sogni”.
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