Minaccia di pubblicare foto e video hot, massaggiatrice arrestata: chiedeva torte e pasticcini in cambio del silenzio. Una massaggiatrice minaccia di pubblicare foto e video hot di un uomo, chiedendo alla vittima soldi, torte e pasticcini in cambio del suo silenzio. Il caso di estorsione dai contorni insoliti ha scosso la tranquilla cittadina di Puán, nella provincia di Buenos Aires, in Argentina.
La donna, 65 anni, è stata arrestata dopo aver ricattato per oltre un anno e mezzo un uomo di 59 anni con delle foto intime ottenute senza consenso durante una videochiamata a sfondo sessuale. Secondo quanto riportato dal quotidiano ‘Perfil’, la donna avrebbe minacciato di rendere pubbliche le immagini compromettenti se l’uomo non avesse esaudito le sue continue richieste.
Ma ciò che ha lasciato sbalorditi anche gli investigatori è stato il contenuto delle richieste: oltre a somme in denaro che variavano dai 10.000 ai 50.000 pesos (circa 10.00 € a 50.00 €), la donna pretendeva regolarmente che la vittima le inviasse torte e dolciumi direttamente dal panificio del paese. Per mesi, l’uomo ha ceduto alle pressioni, cercando di evitare lo scandalo e proteggere la propria privacy.
Due anni di ricatti
La serie di ricatti è andata avanti da novembre 2022 fino allo stesso mese del 2024, per un totale di circa 18 mesi di tormenti. Alla fine, esausto e sotto pressione, l’uomo ha deciso di denunciare tutto alla polizia, che ha subito avviato un’indagine.
La massaggiatrice è stata arrestata e sarà processata per estorsione, reato che in Argentina prevede una pena minima di cinque anni di carcere. “Si tratta di un caso di sexting, una pratica regolata dalla normativa nazionale ma non espressamente prevista dal Codice penale,” ha spiegato una fonte coinvolta nel procedimento. “Per questo motivo, l’accusa sarà quella di estorsione aggravata da minacce e ricatti”.
L’identità di entrambi i protagonisti è stata mantenuta riservata, ma il caso ha acceso nuovamente i riflettori sui pericoli legati alla condivisione di materiale intimo in rete e sulle lacune normative esistenti in materia di sexting e tutela della privacy.
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