Vitamina D e cancro al colon: la sorprendente scoperta che potrebbe salvarti la vita. Da una recente ricerca condotta all’Università Semmelweis, a Budapest, in Ungheria, è emerso un collegamento tra vitamina D e cancro al colon. Secondo i ricercatori, l’assunzione di vitamina D potrebbe contribuire alla prevenzione del cancro al colon e migliorare le prospettive di chi è già colpito dalla malattia.
I ricercatori hanno analizzato 50 studi precedenti, coinvolgendo oltre 1,3 milioni di persone, e hanno scoperto che un adeguato apporto di vitamina D può ridurre il rischio di sviluppare il cancro al colon dal 25 al 58 per cento. Inoltre, l’assunzione di integratori era associata a una riduzione del 4 per cento del rischio per ogni 2,5 microgrammi di vitamina assunti.
La vitamina D, prodotta naturalmente con l’esposizione al sole e assunta tramite alcuni alimenti come pesce azzurro, carne rossa e tuorli d’uovo, è spesso carente nella popolazione urbana europea, dove l’inquinamento e la struttura delle città limitano l’esposizione alla luce solare.
Secondo i ricercatori, circa il 40 per cento degli europei presenta una carenza di vitamina D, e il 13 per cento è gravemente carente. Il rischio aumenta durante i mesi invernali, quando le ore di luce diminuiscono. La ricerca ha evidenziato anche che nei pazienti già affetti da cancro al colon, livelli più alti di vitamina D sono associati a risultati migliori.
Il ruolo della vitamina D
L’autore dello studio, il professor János Tamás Varga dell’Università Semmelweis, ha dichiarato a Fox News Digital: “La vitamina D svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel trattamento del cancro del colon-retto. I risultati suggeriscono che l’effetto della vitamina D può dipendere da fattori quali il dosaggio, le condizioni individuali dei pazienti e la durata del trattamento”.
Uno studio ha mostrato che i pazienti in fase avanzata che ricevevano dosi elevate di vitamina D vivevano in media due mesi in più. Altri studi suggeriscono che un alto livello di vitamina D può dimezzare il rischio di morte per questo tipo di tumore. Gli effetti benefici sembrano essere legati alla capacità della vitamina D di ridurre l’infiammazione, stimolare il sistema immunitario e inibire la crescita delle cellule tumorali.
Le autorità sanitarie consigliano un’assunzione quotidiana di 10 microgrammi di vitamina D per adulti e bambini sopra un anno di età, suggerendo l’uso di integratori nei mesi più bui o durante tutto l’anno per chi è più esposto al rischio di carenza, come le persone con pelle scura o chi non può uscire di casa.
Tuttavia, un’eccessiva assunzione può portare a ipercalcemia, una condizione pericolosa che può danneggiare ossa, reni e cuore. Per monitorare i livelli di vitamina D è possibile effettuare un esame del sangue: valori inferiori a 25 nmol/l indicano una carenza. I ricercatori sottolineano che servono ulteriori studi per stabilire con precisione il dosaggio ottimale.
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