Menopausa, un nutriente influenza la salute mentale durante la perimenopausa: la scoperta. Uno studio recente pubblicato su Nutrients e citato da Women’s Health ha esplorato il legame tra i livelli di ferro nel sangue e la lucidità mentale nelle donne che attraversano la menopausa.
Sebbene i sintomi più noti siano vampate di calore, insonnia e sbalzi d’umore, molte donne riferiscono anche un senso di confusione mentale, difficoltà di concentrazione e vuoti di memoria. Questo fenomeno, noto come “nebbia cerebrale”, è spesso trascurato ma ha un impatto notevole sulla qualità della vita.
Durante la perimenopausa, l’equilibrio ormonale subisce cambiamenti che possono influire anche sulla funzione cerebrale. In questo contesto, i ricercatori hanno voluto indagare se vi fosse una correlazione tra i livelli di ferro e le capacità cognitive. Lo studio ha coinvolto 39 donne intorno ai 54 anni, nessuna delle quali soffriva di anemia clinica ma presentava livelli di ferro nella fascia bassa della norma.
Attraverso esami del sangue, risonanze magnetiche e test cognitivi, è emerso che le partecipanti con livelli adeguati di ferro ottenevano risultati migliori nei test di memoria, attenzione e funzioni cognitive generali. Al contrario, livelli carenti del minerale erano associati a prestazioni inferiori.
I meccanismi alla base del legame
Il ferro è essenziale per il corretto funzionamento dell’emoglobina, che trasporta ossigeno ai tessuti, compreso il cervello. Una carenza compromette questo trasporto, riducendo l’apporto di ossigeno e influenzando negativamente la funzione cognitiva. I sintomi includono stanchezza fisica, difficoltà di concentrazione e affaticamento durante lo sforzo fisico.
La dottoressa Mary Jane Minkin sottolinea come le emorragie abbondanti tipiche della perimenopausa possano causare un calo significativo del ferro, aggravando la confusione mentale. I valori normali di ferro nel sangue variano tra 35 e 145 microgrammi per decilitro. Per avere un quadro completo, i medici considerano anche altri parametri come la saturazione della transferrina. In caso di sintomi cognitivi, è utile controllare anche vitamina B12 e folati.
La dietista Jessica Cording suggerisce di aumentare l’assunzione di ferro attraverso alimenti nutrienti come lenticchie, spinaci, tofu e carne rossa, specialmente nelle donne con mestruazioni abbondanti durante la menopausa. Se necessario, si può ricorrere agli integratori, sempre sotto consiglio medico. Affrontare in modo tempestivo una carenza di ferro può migliorare sensibilmente la funzione mentale durante la menopausa.
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