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Simone Di Pasquale: “Un Posto al Sole? Agli addetti ai lavori piaccio. Ero a pezzi dopo l’addio a Ballando, la gente mi fermava per strada”

Simone Di Pasquale: “Un Posto al Sole? Agli addetti ai lavori piaccio. Ero a pezzi dopo l’addio a Ballando, la gente mi fermava per strada”. Simone Di Pasquale su Un Posto al Sole, il maestro storico di Ballando con le Stelle, 47 anni, parla del suo ingresso nel cast della soap di Rai3 in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Pasquale De Simoni è un maestro di ballo a cui si rivolge Micaela, interpretata da Gina Amarante, per imparare i balli caraibici. Il motivo? Il fidanzato l’ha lasciata per una ragazza sudamericana. «Inizialmente il rapporto tra i due non è facile, lei ha un atteggiamento arrogante. Lui, però, capisce che quell’arroganza nasconde una fragilità e le fa capire che deve guardarsi dentro. E che, se vuole imparare davvero a ballare, deve seguirlo».

Simone Di Pasquale, che interpreta il personaggio, racconta la sua esperienza sul set. «Sono emozionato, sto prendendo le misure e imparando a dare verità alle battute che dico. Io sono abituato alla diretta, dove non c’è possibilità di errore e hai tempi stretti per esprimere un concetto. Qui, invece, abbiamo modo di ripetere più volte la scena. Mi piace molto e, a sentire i commenti degli addetti ai lavori, me la cavo abbastanza bene».

Simone Di Pasquale: “Un Posto al Sole? Agli addetti ai lavori piaccio”

Parlando del legame tra la fiction e la città che la ospita, aggiunge: «La conoscevo perché ho avuto una ex fidanzata napoletana, i miei genitori avevano tanti amici lì e anche il marito di mia sorella, che ora purtroppo non c’è più, era di Napoli. Che posso dire? Napoli è un mondo a sé, ci sono generi teatrali e musicali che possono esistere solo lì».

Il suo nome è legato indissolubilmente a Ballando con le stelle, programma di cui è stato protagonista fin dalla prima edizione. «Ballando per me non è solo un lavoro, è un modo di vivere. Ci sono dalla prima edizione, quella che ho vinto con Hoara Borselli. Conosco ogni angolo dell’Auditorium della Rai e i baristi, le sarte, le signore delle pulizie». Nel 2022 ha lasciato la pista da ballo per assumere un nuovo ruolo. «Lasciare è stata dura. Ero a pezzi e la gente mi fermava per strada e mi diceva di andare avanti. Me ne sono fatti di pianti…».

La passione per il ballo è nata prestissimo, come ricorda lui stesso: «Ho cominciato a 9 anni. I miei genitori danzavano a livello amatoriale ed essendo io il piccolo di casa mi portavano con loro. Poi decisero di iscrivermi a un corso di danza. All’inizio mi piaceva soprattutto il genere latino-americano». Alla fine, riflette anche su quale strada avrebbe potuto prendere se non avesse scelto la danza: «Forse lo psicologo. E in realtà un po’ l’ho fatto perché il maestro di ballo non deve solo insegnare i passi ma gestire le emozioni. A Ballando dovevo “entrare nella testa” di chi ballava con me, empatizzare e conquistarne la fiducia. E mi piaceva molto».

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