Serena Rossi: “Matrimonio in segreto? Solo una persona si è offesa. Io conduttrice a Sanremo? Non so perché esce questa notizia ogni anno”. Serena Rossi sul matrimonio in segreto con Davide Carotenuto, le voci che la vedono conduttrice a Sanremo, e non solo. L’attrice napoletana, 40 anni il prossimo agosto, ne parla in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’ della quale vi proponiamo alcuni passaggi.
Serena Rossi si è detta felicissima per lo scudetto del Napoli. Ha raccontato di aver visto la partita contro il Cagliari in un pub a Torino, da sola, ma di aver subito fatto amicizia con molti ragazzi fuori sede come lei. «Massimo Mauro, poi, mi ha regalato la sua maglia degli allenamenti con Maradona e quando sono tornata a Roma l’ho tenuta addosso tutto il giorno, anche per fare la spesa».
Parlando del figlio Diego, ha spiegato che a otto anni e mezzo è comprensibile che voglia la mamma tutta per sé. «Però le canzoni che canto le conosce tutte e le canticchia a bassa voce, le usa pure quando gioca a nomi, cose, città. Lui aggiunge “canzoni”: alla D, scrive Dove sta Zazà; alla I, Io mammeta e tu». E quando la vede in televisione in scene affettuose con un collega? «Arriccia il naso… Pure se mi vede un po’ scollata».
Serena Rossi: “Matrimonio in segreto? Solo una persona si è offesa”
Il rapporto con il marito, Davide Devenuto, è solido e affiatato. Dopo una lunga convivenza, si sono sposati due anni fa. «Sì, il 17 giugno! Abbiamo fatto un rito civile alle Terme di Caracalla, eravamo in 14: genitori e fratelli. Davide indossava una giacca pantaloni di lino con t-shirt e scarpe da tennis, io avevo un vestitino bianco al ginocchio, mi ero truccata e pettinata da sola. Il giorno dopo abbiamo mandato la foto con le fedi al dito al resto dei familiari e degli amici. Solo una si è offesa».
Tra loro non esiste competizione, come ha tenuto a precisare. «Zero proprio, non è una dinamica che ci appartiene. Lui è un uomo risolto, intelligente, ha mille cose da fare. Abbiamo la nostra società di produzione che ha coprodotto Mina Settembre e lo spettacolo teatrale: tanti progetti miei sono diventati nostri».
A proposito di personaggi a cui è più legata, ha citato Mina Settembre. «Beh, a Mina Settembre voglio bene, è una brava persona. In tre stagioni ha avuto un’evoluzione psicologica. Quando lei era incinta mi sono ricordata la stanchezza di quando aspettavo Diego, il mal di schiena, la postura…». Anche nel film Il treno dei bambini ha sentito una forte connessione emotiva con il personaggio. «Mia nonna Concetta salì su quel treno. Pure a quella mamma ho voluto bene: lasciò partire il figlio tenendo per sé sofferenza e dolore».
Serena Rossi: “Io conduttrice a Sanremo? Non so perché esce questa notizia ogni anno”
Tuttavia, non tutti i ruoli le somigliano. «In Underbois sono la strega cattiva. Ma anche lì… Cerco sempre di tirar fuori l’umanità dei personaggi che interpreto. Pure Mia Martini era lontanissima da me, per farla mi sono dimenticata di Serena Rossi: parlavo, camminavo, ridevo come lei».
Ogni anno, durante Sanremo, il suo nome circola come possibile co-conduttrice, ma senza seguito. «Ma io non so come venga fuori questa cosa, non certo da noi! Sarebbe pure da sfigati candidarsi… Da una parte mi fa piacere, perché vuol dire che i suoi colleghi e il pubblico pensano che sia il palco giusto per me. In effetti lì mi sento a mio agio, più spaventa gli altri e più mi diverto».
In passato ha condotto Detto fatto, ma non sente la necessità di tornare all’intrattenimento tradizionale. «Spesso mi arrivano proposte, ma non penso sia la cosa giusta per me. Preferisco fare cose diverse, come le serate evento con Roberto Bolle, dove posso portare il mio valore aggiunto, senza mettermi a fare cose nelle quali altre sarebbero più brave di me».
Quando si parla del cambiamento introdotto dalla Mostra del Cinema di Venezia, che ha bandito il termine “Madrina” in favore di “conduttrice” o “conduttore”, Serena esprime una posizione chiara. «Io lo sono stata nel 2021 e la parola madrina non mi offendeva, né mi faceva sentire sminuita. Ho avuto la possibilità di parlare di temi importanti, come delle madri afghane, e non è stato solo un gioco a indossare vestiti bellissimi. Che poi, pure la moda è arte… I film li guardavo la mattina con Davide, sgattaiolando dalle porte sul retro. Non è il nome a definire il ruolo. Puoi essere una brava presentatrice e fare male a Venezia».
Serena Rossi: “Io regista? Mi dicono tutti che prima o poi succederà”
Quanto all’idea di diventare regista, non si sente ancora pronta, anche se molti glielo prospettano. «Non subito, ma mi dicono tutti che prima o poi succederà, perché sono leader… Non lo voglio fare sull’onda delle colleghe bravissime che si sono misurate: Cortellesi, Scarano, Golino. Loro sentivano un’urgenza che io non ho».
A proposito del ruolo che film e serie tv come Gomorra possono avere sui giovani, si dice in disaccordo con l’idea che siano pericolosi. «No. Allora cosa dire di film che hanno fatto la storia del cinema come Il Padrino? Penso invece che Gomorra e simili raccontino una Napoli che esiste, così come esiste quella di Mina Settembre. È inutile nascondere la testa sotto la sabbia. Poi magari non è il mio genere e non me lo vedo, ma riconosco il valore portato all’intera filiera del settore. Una persona si forma nel contesto in cui vive, non credo che una serie tv possa trasformare dei bambini in delinquenti».
Infine, parlando del femminicidio di Martina, Serena si è mostrata turbata, soprattutto come madre. «Sì. Mi sono subito chiesta: ma questo ragazzo non aveva visto i tg quando si parlava di Giulia Cecchettin? Credo che in casa oggi si tenda a essere iper protettivi e si faccia fatica a parlare di emozioni. Nel nostro piccolo cerchiamo di essere aperti con Diego, di coinvolgerlo nelle decisioni, anche se poi ovviamente le prendiamo noi».
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