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Max Tortora: “Gemini difficile da interpretare, la cosa bella è soprattutto una. Cesaroni? Non escludo di poterlo rifare”

Max Tortora: “Gemini difficile da interpretare, la cosa bella è soprattutto una. Cesaroni? Non escludo di poterlo rifare”. Max Tortora su Gemini, e non solo . In una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’, l’attore romano, 62 anni, parla del personaggio protagonista in Doppio gioco, la fiction Mediaset in onda il martedì su Canale 5. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Max interpreta un doppio ruolo particolarmente affascinante nel nuovo progetto cinematografico. «Il mio personaggio è molto intrigante e spiazzante, quando sembra buono diventa un cinico uomo d’affari, quindi si trasforma in padre affettuoso». Questa complessità lo ha portato a definire il personaggio come “indecifrabile”, ma l’esperienza accumulata in quarant’anni di carriera lo ha aiutato ad affrontare la sfida. «Dopo 40 anni sulle scene ho dalla mia la tecnica dell’attore. Anzi, attorialmente interpretarlo è stato molto affascinante».

Il nome stesso del personaggio, Gemini, richiama il concetto di dualità, essendo il termine inglese per “Gemelli”, il segno zodiacale doppio per eccellenza. Questo tratto caratteriale si manifesta anche nelle sue azioni. «La cosa bella è che lui, nel momento in cui segue un registro, immediatamente va su un altro e ti disorienta. Però alla fine è simpatico. A me ha fatto simpatia dalla prima lettura del copione».

Max Tortora: “Gemini difficile da interpretare, la cosa bella è soprattutto una”

Gemini, oltre ad essere un personaggio enigmatico, è anche un pokerista incallito e un ricercato dai Servizi segreti, caratteristiche che aggiungono tensione e imprevedibilità alla trama. «Utilizza le sue conoscenze del gioco che equivalgono a saper bluffare e saper leggere le altre persone per spiazzare le forze dell’ordine e chi lo sta cercando».

Per Max, questo ruolo ha rappresentato anche un’occasione per cimentarsi con qualcosa di completamente nuovo: l’azione. «Per la prima volta nella mia carriera mi sono trovato a girare scene d’azione, a 62 anni ho fatto una sparatoria e, ammetto, me la sono cavata benissimo. Mi sembrava di essere stato catapultato in un film americano».

Alla domanda se nella vita sia un tipo da bluff o da azzardo, risponde con sincerità. «Nessuno dei due, non mi capita di dover bluffare e sono una persona molto prudente, mi muovo sempre cercando di non commettere errori, di fare la scelta giusta, poi ovviamente sbaglio come tutti».

Max Tortora: “Cesaroni? Non escludo di poterlo rifare”

Nemmeno la scelta di lasciare una laurea in Architettura per dedicarsi alla recitazione gli è mai sembrata un azzardo. «No, perché ho fatto quello che mi piaceva, per me recitare era un regalo, non un rischio. È stato un cammino molto lento, non ho avuto subito dei risultati, ma quando tornavo a casa la sera ero tranquillo perché ce l’avevo messa tutta».

Durante le riprese di Doppio gioco, ha avuto modo di ritrovare Alessandra Mastronardi, con cui aveva già lavorato molti anni fa. «Sul set di I Cesaroni, io ero un giovane uomo con una carriera alle spalle, lei non aveva 20 anni ed era bravissima già allora. Adesso ho ritrovato una donna bellissima e una grande professionista. Tutte le scene che giravamo insieme erano “Buona la prima!”».

Parlando proprio di I Cesaroni, sia Max che Alessandra hanno dichiarato che non parteciperanno al sequel della celebre serie, ma con uno spirito aperto. «La vita di un attore non è programmabile così facilmente, io non ho mai chiuso strade dietro di me e non escludo un domani di poterlo rifare, è una serie che mi ha dato tantissimo. Non sono abbandoni, ma situazioni storiche diverse».

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