Multi-Cancer Early Detection, arriva il test che rileva la presenza del cancro fino a tre anni e mezzo prima. Un recente studio pilota condotto su scala ridotta ha evidenziato che alcuni esami del sangue potrebbero rilevare la presenza del cancro fino a tre anni e mezzo prima della diagnosi ufficiale. Il test utilizzato in questa ricerca è il Multi-Cancer Early Detection (MCED), progettato per identificare nel flusso sanguigno il materiale genetico rilasciato dai tumori. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica ‘Cancer Discovery’.
Il test ha rilevato DNA canceroso nel sangue di alcuni partecipanti molto prima che ricevessero una diagnosi clinica. Secondo Nickolas Papadopoulos, professore di oncologia presso il Johns Hopkins Ludwig Center di Baltimora, la possibilità di individuare il cancro in fase precoce potrebbe migliorare significativamente gli esiti clinici. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza di stabilire un protocollo di follow-up adeguato dopo un test positivo.
Lo studio ha esaminato campioni di sangue raccolti in precedenza nell’ambito di un ampio progetto federale incentrato sulle malattie cardiovascolari. I ricercatori hanno confrontato i campioni di 26 partecipanti che hanno sviluppato un cancro entro sei mesi dalla donazione con quelli di 26 persone simili che non hanno avuto alcuna diagnosi oncologica. Il test MCED ha dato risultati positivi in otto casi, e tutte queste persone hanno ricevuto una diagnosi di cancro entro quattro mesi dalla raccolta del sangue. I tumori rilevati includevano colon, pancreas, retto, polmone, seno e fegato. Cinque di questi otto pazienti sono successivamente deceduti.
I dati
In una fase successiva dell’analisi, i ricercatori hanno ottenuto campioni di sangue più vecchi da sei degli otto pazienti, prelevati da tre a tre anni e mezzo prima della diagnosi. In quattro di questi casi, il test ha rilevato la presenza di DNA tumorale, suggerendo che la malattia sarebbe potuta essere identificata con largo anticipo.
Il dottor Bert Vogelstein, anch’egli professore di oncologia presso la Johns Hopkins University, ha affermato che lo studio dimostra il potenziale del test MCED nella diagnosi precoce dei tumori e fornisce una base per valutarne la sensibilità. I ricercatori hanno chiarito che il loro intento non era verificare l’efficacia del test specifico, ma dimostrare che il DNA tumorale può essere rilevato molto prima della diagnosi clinica.
Infine, è stato evidenziato che per individuare tumori con un anticipo di tre anni o più, sarà necessario sviluppare test cinquanta volte più sensibili di quelli attualmente utilizzati, rendendo questo uno degli obiettivi principali per la ricerca futura.
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