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Cronaca

Pedofilo in Tribunale con un dettaglio nell’abbigliamento per ingraziarsi la giuria: finisce malissimo

Pedofilo in Tribunale con un dettaglio nell’abbigliamento per ingraziarsi la giuria: finisce malissimo. Kenneth McNabb, un uomo di 74 anni con un passato segnato da gravi crimini sessuali, è stato condannato a sei anni e mezzo di carcere e rimarrà iscritto a vita nel registro dei condannati per reati sessuali.

La sua condotta durante il processo ha suscitato scalpore: si è presentato in aula indossando due papaveri sulla giacca, gesto che il giudice David Swinnerton ha interpretato come un tentativo maldestro di impressionare favorevolmente la corte. Il giudice ha dichiarato apertamente che il gesto non ha sortito alcun effetto e ha sottolineato il diritto dell’imputato di vestirsi come desidera, ma senza apprezzarne l’intento.

McNabb ha ammesso molteplici capi d’accusa, tra cui aggressione indecente, possesso e creazione di immagini indecenti di minori, possesso di immagini proibite e violazione di un ordine di prevenzione dei reati sessuali. Una delle sue vittime, abusata negli anni ’90 nella zona di Skelmersdale, nel Lancashire, ha affrontato l’imputato in aula, definendolo un “mostro” e raccontando le gravi ripercussioni psicologiche subite, come incubi e insonnia. Il ragazzo era stato costretto a compiere atti sessuali, mentre McNabb giustificava le sue azioni affermando di “insegnargli” cosa fare.

La condanna

Il pubblico ministero ha evidenziato la gravità e la ripetitività dei comportamenti dell’imputato. Nonostante fosse già stato condannato nel 1999 per abusi su due bambine, McNabb ha continuato a commettere reati simili nel 2011, 2014 e 2021, violando ripetutamente le restrizioni imposte. Nell’ultima perquisizione, la polizia ha trovato nuove immagini di categoria A, B e C, le più gravi tra quelle definite dalla legge, alcune delle quali generate al computer. Tra queste, anche un’immagine pornografica estrema con un cavallo.

Il suo difensore, Paul Becker, ha attribuito parte del comportamento del suo assistito all’alcol e ha descritto McNabb come un uomo con gravi problemi di salute, analfabetismo e disturbo post-traumatico da stress. Ha chiesto al giudice clemenza nella sentenza, ritenendo il carcere poco utile. Tuttavia, il giudice Swinnerton ha considerato le dichiarazioni di pentimento come poco credibili, viste le continue recidive e il rifiuto di affrontare realmente le cure e lo ha nuovamente condannato.

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