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Colpo De Bruyne: perché il belga ha scelto Napoli e perché è una svolta

Colpo De Bruyne: perché il belga ha scelto Napoli e perché è una svolta. Il colpo De Bruyne è un vero e proprio scossone nel panorama del calcio italiano, e non solo. L’annuncio è arrivato nel pomeriggio di ieri, giovedì 12 giugno, con il solito tweet del patron azzurro. Un tweet che ha acceso l’entusiasmo di una tifoseria che sognava un segnale forte da parte della società e che invece si è ritrovata con una dichiarazione di guerra al resto del calcio italiano.

Il centrocampista belga, uno dei giocatori più forti e completi della sua generazione, ha scelto di sposare la causa partenopea, accettando la sfida di riportare il Napoli sul tetto d’Italia e, perché no, anche tentare la scalata all’Europa.

Una scelta clamorosa, coraggiosa e significativa

De Bruyne, a 33 anni, avrebbe potuto optare per un trasferimento dorato in Arabia o negli Stati Uniti, destinazioni sempre più gettonate da stelle in cerca di un finale di carriera tranquillo e ben remunerato. Invece no. Ha scelto Napoli, ha scelto Antonio Conte, ha scelto il lavoro duro e la passione, ha scelto una città che vive di calcio e che sa amare i suoi paladini come poche altre al mondo. Il perché di De Bruyne abbia scelto Napoli si racchiude tutto in questo gesto, che dice tutto sulla fame del calciatore e sul fascino di un progetto tecnico sempre più solido e ambizioso.

L’arrivo del fuoriclasse ex Manchester City rappresenta molto più di un semplice acquisto: è una vera e propria rivoluzione culturale per il club. Per anni, Aurelio De Laurentiis è stato accusato di puntare solo a calciatori giovani, funzionali alle plusvalenze. Eppure, proprio lui ha voluto regalare alla piazza e a Conte un colpo da prima pagina mondiale. Un’inversione di tendenza netta, concreta, che certifica la volontà del Napoli di abbandonare l’etichetta di outsider per indossare quella, scomoda e ambiziosa, di favorita.

Il tutto avviene in un contesto in cui le big della Serie A sono in fase di ricostruzione

Delle prime otto classificate dello scorso campionato, solo il Napoli ha confermato il proprio allenatore. Antonio Conte, condottiero esperto e vincente, sarà alla guida di un gruppo rinforzato, motivato e adesso anche nobilitato dalla presenza di un campione con la “C” maiuscola. La continuità tecnica, unita alla solidità economica, mette il Napoli in una posizione di netto vantaggio rispetto alle concorrenti. Il bilancio sano, alimentato dalla cessione di Kvaratskhelia per 75 milioni e dalla probabile partenza di Osimhen a cifre analoghe, consente alla dirigenza di operare sul mercato senza affanni, puntando anche su nomi di altissimo profilo.

De Bruyne non è solo un acquisto da copertina. È un uomo in grado di cambiare il volto della squadra. La sua visione di gioco, la capacità di rifinire e inserirsi con i tempi giusti, il tiro da fuori letale, il carisma silenzioso ma dirompente. Tutti aspetti che saranno fondamentali per un Napoli che vuole tornare a vincere e dominare. Con lui, Lobotka, Anguissa, ma soprattutto McTominay (e chi verrà), avranno accanto un vero leader, sia dal punto di vista tecnico che mentale, un catalizzatore di gioco in grado di alzare il livello di tutta la squadra.

Ma l’effetto De Bruyne va ben oltre i confini di Castel Volturno.

L’arrivo del centrocampista belga in Serie A è un’iniezione di prestigio per l’intero campionato. E non solo perché  in 302 partite giocate nelle ultime 6 stagioni ha realizzato 86 gol e 141 assist. La presenza di un top player di questo livello ‘costringerà’ le altre squadre ad alzare l’asticella, investire, rilanciare. Innescherà un effetto domino virtuoso che non potrà che fare bene al calcio italiano nel suo complesso, troppo spesso prigioniero di logiche conservative e timidezze progettuali (vedi il crollo e la confusione in Nazionale).

Il Napoli, insomma, non ha solo comprato un campione. Ha lanciato un messaggio forte, fortissimo: la nuova stagione comincia sotto il segno del Vesuvio, e le altre sono avvisate. Kevin De Bruyne è azzurro, il Maradona è pronto ad accoglierlo come merita un campione di questo calibro.

Carmine Gallucci
direttore@brevenews.com 

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