Federica Sciarelli: “Matrimonio? Non mi sposo per un motivo. Dopo di me Chi l’ha visto? lo prenderà una delle mie inviate”. Federica Sciarelli sul matrimonio, il lassato da atleta, gli esordi, Chi l’ha visto?, e non solo. La conduttrice romana, 66 anni, si racconta in una intervista a ‘Vanity Fair’ della quale vi proponiamo alcuni passaggi.
La conduttrice rivela di provenire da una famiglia in cui i genitori si sono separati quando lei aveva solo otto anni. Nonostante in classe fosse l’unica con una situazione familiare simile, non ne ha mai sofferto particolarmente. «Mia madre, per dire, non mi ha mai messo contro mio padre e abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto», spiega.
Non si è mai sposata, e su questo ha una posizione chiara. «Quel “finché morte non ci separi” pronunciato in una cultura dove fino a non troppi anni fa lo stupro era considerato un reato contro la moralità pubblica e non contro la persona, non mi piace», afferma. Pur rispettando chi sceglie il matrimonio, non ritiene che una donna debba per forza indossare l’abito bianco per sentirsi tale. «In trasmissione dico tutte le settimane che l’amore non è possesso».
Federica Sciarelli: “Matrimonio? Non mi sposo per un motivo”
Secondo lei, questa visione nasce da un retaggio culturale ben radicato. «Dal fatto che ci sono state tante generazioni che hanno vissuto in case dove il papà poteva fare tutto e la mamma no», osserva. E aggiunge con forza: «Gli uomini devono mettersi in testa che una donna non è loro: tante cose sono cambiate in questi anni, ma un femminicidio al giorno è qualcosa di insopportabile, una mattanza».
Alla domanda su cosa la protegga dalla sofferenza che spesso assorbe, risponde con una passione personale. «Lo sport: adesso vado sui rollerblade mentre in passato pattinavo sul ghiaccio. Rimanere concentrata per non cadere mi aiuta a staccare e a eliminare le tossine, per poi riprendere a lavorare».
Ripensando a quando era bambina, confida di avere avuto un sogno diverso rispetto alla carriera poi intrapresa. «Volevo fare l’agente letterario perché adoravo leggere i libri. Di certo, mai avrei pensato a un lavoro così esposto come quello che faccio adesso. Ho dovuto vincere la timidezza per riuscirci».
La timidezza ha iniziato a superarla in giovane età, poco dopo la separazione dei genitori. «Per guadagnare qualche soldo in più ho iniziato a fare dei caroselli: il pollo congelato, la Royal Cola, quelle robe lì. Intorno ai tredici anni ho anche fatto dei fotoromanzi: girare la stessa scena duecento volte deve avermi portata a imparare un metodo». Ricorda come al Tg3 fosse l’unica tra i nuovi assunti a guardare dritto in camera, con una naturalezza acquisita. «Non ho mai vissuto l’ansia della diretta: sono sempre tranquilla e pronta a gestire gli imprevisti».
Federica Sciarelli: “Dopo di me Chi l’ha visto? lo prenderà una delle mie inviate”
Nonostante alcuni la definiscano una donna d’acciaio, lei non si riconosce in questa etichetta. «Sono entrata in Rai dopo aver vinto una borsa di studio per l’avviamento alla carriera giornalistica. Al Tg3 di Sandro Curzi ero una delle pochissime donne a occuparmi di politica e non potevo mollare un minuto: anche per via dei miei trascorsi nell’atletica, sono sempre stata abituata alla fatica». Col tempo ha conquistato il suo spazio, riuscendo a porre anche le domande più scomode ai politici. Tuttavia, puntualizza: «Da qui a definirmi d’acciaio… Sono cose che non capisco. Come quelli che si stampano la mia faccia sulla maglietta, tipo santino».
L’attenzione sui social la lascia un po’ perplessa, pur riconoscendo che certi contenuti la divertono. «Alcuni meme sono simpaticissimi e mi fanno anche ridere, ma nel lavoro e nella vita sono una persona discreta. Penso che il conduttore debba essere il portatore di quello che fa, e io sono una portatrice sana di solidarietà. Non mi è mai interessato diventare un personaggio. Anche perché non ho fatto solo la giornalista nella vita».
Alla domanda se avrebbe voluto rinascere uomo, risponde senza esitazione. «Mai, perché avercela fatta in un ambiente di uomini in quanto donna è stata una soddisfazione troppo grande». Oggi si sente una privilegiata per il suo ruolo in televisione, anche se suo padre non ha mai compreso fino in fondo la scelta di lasciare il posto fisso.
Federica Sciarelli: “Mio padre considerava la tvsuperflua”
Del padre racconta un rapporto particolare, segnato da una distanza nei confronti della televisione. «Mio padre non aveva la televisione in casa: quando ero bambina non ce l’avevamo e lui la considerava qualcosa di superfluo». Quando ha iniziato a lavorare nel settore, lui si informava tramite la madre su ciò che lei faceva. «Quando sono andata a New York e mi hanno nominata Cavaliere della Repubblica, i miei avevano sentito la notizia alla radio e non ci credevano: quando hanno capito che non era uno scherzo, si sono emozionati molto».
Sull’attenzione mediatica intorno al caso dell’uccisione di Chiara Poggi, risponde con fermezza alle critiche, come quelle di Aldo Grasso. «È impossibile non parlare e affrontare un caso del genere. Ignorarlo significherebbe non saper fare il giornalismo giudiziario di cronaca, senza contare che mi sembra che anche il Corriere della Sera dedichi al caso pagine e pagine».
Oggi, per lei, Chi l’ha visto? è molto più che un programma. «Un fortino, oltre che un programma d’inchiesta che qualcuno mi aveva sconsigliato di accettare perché passare dalla politica alla cronaca sembrava più una punizione che una promozione. Quando ho capito che potevo aiutare un sacco di persone mi ci sono dedicata anima e corpo. Anche quando non va in onda, mi dedico al programma tutti i giorni».
Quanto al futuro del programma, non ha dubbi su chi potrebbe raccoglierne l’eredità. «Dopo di me Chi l’ha visto? lo prenderà in mano qualcuna delle mie bravissime inviate e, in quel caso, non solo lo vedrò ma cercherò di rendermi utile dando tutti i consigli del caso. Il prossimo anno sono già confermata, poi vedremo».
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