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Guardare porno influisce sul cervello, soprattutto in un caso: lo studio

Guardare porno influisce sul cervello, soprattutto in un caso: lo studio. Guardare porno influisce sul cervello, soprattutto quando la visione è continuata, è quanto emerge da uno studio che ha sollevato preoccupazioni riguardo agli effetti della pornografia su Internet sulla salute cognitiva. La ricerca ha evidenziato che la visione anche occasionale di contenuti pornografici può ridurre temporaneamente le prestazioni in compiti che richiedono attenzione e controllo esecutivo, suggerendo un possibile collegamento tra esposizione ripetuta a contenuti espliciti e declino cognitivo.

Lo studio è stato condotto dal Chengdu Medical College in Cina e ha coinvolto due gruppi: sedici studenti universitari sani e cinque con una grave dipendenza dalla pornografia. Gli scienziati hanno osservato che subito dopo la visione di un video pornografico di dieci minuti, i partecipanti mostravano tempi di reazione più lenti e commettevano più errori nei test cognitivi rispetto a prima della visione.

Tutti i partecipanti hanno completato test cognitivi prima e dopo la visione del video, mentre la loro attività cerebrale veniva monitorata. I risultati hanno rivelato che chi guardava contenuti porno con meno frequenza aveva una connettività cerebrale più sviluppata nelle aree legate all’elaborazione del linguaggio e all’integrazione sensoriale. Al contrario, gli utenti più assidui mostravano una maggiore attivazione nelle aree associate alla dipendenza e alla regolazione emotiva.

Danni anche in casi sporadici

Inoltre, è emerso che anche chi guarda pornografia sporadicamente può subire conseguenze a livello cognitivo, con un calo nella precisione e nella velocità delle risposte. Dal punto di vista emotivo, gli utenti occasionali manifestavano una gamma di emozioni più ampia durante la visione, mentre i consumatori abituali mostravano espressioni più neutre o assenti, suggerendo un’attenuazione della sensibilità emotiva.

Il gruppo più esposto ha anche riportato livelli più elevati di ansia e depressione, sebbene non sia stato possibile stabilire se tali sintomi fossero causati direttamente dalla pornografia. Tuttavia, i risultati si allineano con ricerche precedenti che associano il consumo eccessivo di pornografia a disagio psicologico. Secondo gli scienziati, la dipendenza dalla pornografia mostra caratteristiche simili a quelle della tossicodipendenza, specialmente a livello del lobo prefrontale.

Un altro studio del 2024, condotto su scala globale, ha rilevato che il tre percento degli adulti si preoccupa del proprio uso di pornografia, ma meno dell’uno percento cerca aiuto. La psicologa Beatha Bőthe ha sottolineato che l’uso problematico della pornografia è più diffuso di quanto si creda e colpisce una vasta fascia di popolazione, spesso senza che vi sia un adeguato supporto.

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