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Bimba non smette di piangere: marito della babysitter la sbatte con la testa sul pavimento fino alla morte. Arrestato

Bimba non smette di piangere: marito della babysitter la sbatte con la testa sul pavimento fino alla morte. Arrestato. La bimba non smette di piangere e lui la sbatte con la testa sul pavimento ripetutamente fino alla morte. Per il brutale omicidio un uomo dell’Ohio è stato arrestato dopo aver ammesso di essere responsabile della morte della piccola di un anno, avvenuta lo scorso dicembre.

L’imputato inizialmente aveva tentato una difesa per infermità mentale. A raccontare la vicenda, che ha scosso l’opinione pubblica per la brutalità dell’episodio e per il coinvolgimento indiretto della famiglia di una figura pubblica locale, è il sito Law&Crime.

Il fatto risale al 5 dicembre 2024, quando la piccola si trovava temporaneamente presso l’abitazione della sua babysitter. La donna era uscita per accompagnare altri bambini a scuola, lasciando la bambina in casa con il marito. Al suo ritorno, l’uomo le ha detto che la bambina stava dormendo. Quando però la piccola non si è più svegliata, la babysitter ha immediatamente chiamato i soccorsi.

Trasportata in ospedale, alla bambina sono state diagnosticate gravi lesioni, tra cui una frattura alla parte posteriore del cranio, un ematoma subdurale e altri traumi compatibili con un impatto violento. Secondo i medici, le ferite non potevano essere il risultato di un incidente accidentale.

Le indagini

Nel corso delle indagini, l’uomo ha confessato di aver perso il controllo: dopo averla scossa con forza, l’ha sbattuta ripetutamente sul pavimento della camera da letto perché non smetteva di piangere. Ha dichiarato di aver agito con rabbia crescente e di aver creduto, una volta che la bambina si era calmata, che si fosse semplicemente addormentata.

Arrestato l’11 dicembre con l’accusa di aggressione aggravata e messa in pericolo di minori, l’uomo è stato successivamente incriminato per omicidio dopo il decesso della bambina, avvenuto il 20 dicembre. In un primo momento si era dichiarato non colpevole per infermità mentale, ma a marzo è stato giudicato capace di affrontare il processo.

Il 26 giugno, a pochi giorni dall’inizio del dibattimento, ha deciso di dichiararsi colpevole di omicidio nell’ambito di un accordo di patteggiamento che ha portato all’archiviazione degli altri capi d’accusa. La sentenza è fissata per il prossimo 5 agosto.

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