Docente aggredito da studenti per i progetti dell’Università in Israele: salvo grazie alle arti marziali. A Venezia un docente è stato aggredito da studenti per i progetti dell’Università in Israele, ma ha messo in figa gli aggressori con le arti marziali. Protagonisti, un professore dell’Università Iuav di Venezia e un gruppo di giovani che lo accusavano di essere vicino al rettore Benno Albrecht e di sostenere i suoi progetti in Medio Oriente. Il docente, associato, è riuscito a difendersi grazie a conoscenze di arti marziali, inducendo gli aggressori alla fuga.
L’università ha presentato un esposto e sono in corso indagini per chiarire la dinamica. Il rettore ha definito l’episodio gravissimo, sintomo di un clima di forte tensione, e ha avvertito il personale dell’accaduto tramite e-mail. Secondo le prime ricostruzioni, l’attacco è avvenuto mentre il professore si stava dirigendo a Ca’ Badoer. Dopo aver chiesto il passaggio a un gruppo di giovani, questi lo hanno riconosciuto e accusato di appoggiare Albrecht e i progetti legati al Medio Oriente, iniziando a spintonarlo.
Le proteste
Albrecht ha sottolineato in una nota che l’università è sempre stata un luogo di confronto e che atti simili minano la libertà personale e la natura stessa dell’ambiente accademico. Ha anche ricordato che lo Iuav è l’unico ateneo italiano coinvolto nel Gaza Reconstruction Team, un progetto criticato da alcuni perché considerato troppo legato a una visione occidentale e poco utile concretamente alla popolazione palestinese. Il rettore ha invitato a ridurre la tensione e a favorire un clima di dialogo e rispetto.
Nel pomeriggio di giovedì, studenti e dottorandi hanno organizzato un’assemblea davanti alla sede dei Tolentini per esprimere solidarietà al professore aggredito e chiedere una presa di posizione dell’ateneo sul conflitto a Gaza, citando l’esempio dell’Università di Padova. Come riporta ‘Il Corriere della Sera’, il rettore ha rifiutato di commentare l’iniziativa, ricordando che l’Ateneo discuterà a breve nuovi accordi accademici con istituzioni israeliane.
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