Belluno, morsa da una zecca durante un’escursione: 45enne ricoverata con meningoencefalite. Dramma nel Bellunese, dove una donna di 45 anni è stata morsa da una zecca durante un’escursione ed è attualmente ricoverata in ospedale. La vittima è una donna residente in provincia di Treviso, ora ricoverata all’ospedale Ca’ Foncello dopo aver contratto una meningoencefalite da zecca (Tbe) durante un’escursione nel Bellunese.
L’infezione, causata da un virus trasmesso da zecche infette, ha provocato febbre alta, forti dolori muscolari, mal di testa e spossatezza. Dopo il ricovero, le analisi hanno confermato la diagnosi grazie alla presenza di anticorpi specifici. Fortunatamente, le sue condizioni sono in miglioramento. Si tratta del primo caso registrato nel territorio trevigiano nel 2025, e ha spinto l’Ulss 2 a rinnovare l’allerta, soprattutto in vista dell’aumento delle escursioni estive.
La paziente non era vaccinata contro la Tbe, una forma più grave di infezione da zecca rispetto al più comune Morbo di Lyme. Gli specialisti sottolineano come la diffusione delle zecche sia favorita dal riscaldamento climatico, tanto da essere ormai comune anche in alta montagna, oltre i mille metri di quota. Il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, ha ricordato che nel 2024 i casi di Tbe furono quattro e tutti riguardavano persone non vaccinate.
L’appello dell’asl
L’azienda sanitaria, riporta ‘Il Corriere della Sera’, invita la popolazione a proteggersi con misure preventive, come l’uso di repellenti, abbigliamento chiaro e controlli del corpo dopo le passeggiate nei boschi, oltre naturalmente alla vaccinazione. Oltre al caso di Tbe, nel primo semestre del 2025 sono stati segnalati tre episodi di Malattia di Lyme. Hanno riguardato una donna di 58 anni, un ragazzo di 13 e una donna di 55 anni proveniente dalla Moldavia. Quest’ultima potrebbe aver contratto la malattia nel suo paese d’origine. La Malattia di Lyme, riconoscibile da un eritema migrante, si cura con antibiotici, ma resta fondamentale la prevenzione.
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