Home » Carlo Conti: “Nuovo Sanremo? Vi anticipo la data di uscita del cast. Panariello e Pieraccioni non faranno mai il Festival con me”
Gossip Spettacolo

Carlo Conti: “Nuovo Sanremo? Vi anticipo la data di uscita del cast. Panariello e Pieraccioni non faranno mai il Festival con me”

Carlo Conti: “Nuovo Sanremo? Vi anticipo la data di uscita del cast. Panariello e Pieraccioni non faranno mai il Festival con me”. Carlo Conti sul nuovo Sanremo e la data di uscita del cast, “Tale e quale“, l’omaggio a Pippo Baudo, e non solo. Il conduttore toscano, 64 anni, ne parla in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’ della quale vi proponiamo alcuni passaggi.

Carlo Conti riflette sul successo di “Tale e quale”, giunto ormai alla quindicesima edizione, sottolineando come il format sia rimasto fedele a se stesso. «Lo schema è rimasto “tale e quale” come dice il titolo. Non l’ho mai pensato come un talent puro, ho sempre voluto che fosse un varietà. Nel corso degli anni l’ho portato a diventare un grande gioco, spingendo sulla parte del divertimento e, ovviamente, delle belle canzoni».

A questo si affianca la versione senza vip, “Tali e quali”, che vedrà un nuovo volto alla conduzione. «Sì, la condurrà Nicola Savino e io, in una sorta di passaggio di testimone, nella prima puntata sarò uno dei giurati». Parallelamente, il conduttore è immerso nella preparazione del Festival di Sanremo, un impegno che lo coinvolge fin dalle prime fasi di selezione. «Ascolto le canzoni dei giovani, e stanno arrivando anche quelle dei big». Il numero di brani già ascoltati è considerevole. «Saranno un centinaio, ma il grosso arriverà nelle prossime settimane».

Carlo Conti: “Nuovo Sanremo? Vi anticipo la data di uscita del cast”

La sua routine di ascolto non segue regole fisse, ma si adatta ai ritmi della vita quotidiana. «In realtà no. Le ascolto quando sono in treno, nel traffico o quando aspetto che mio figlio Matteo esca da scuola. Anche se il primo ascolto di un brano lo faccio sempre senza cuffie e a un volume basso». Alla domanda se riesca a capire subito se un pezzo funziona, risponde con ironia. «Magari». Ma il suo fiuto musicale è noto, avendo scoperto artisti come Gabbani, Mahmood, Ermal Meta, Irama e Serena Brancale. «La sensazione di ascoltare qualcosa che funziona ce l’ho subito, in effetti. Ma la cosa più difficile è cercare di capire il potenziale di un brano accantonando i miei gusti». E i suoi gusti musicali sono ben definiti. «I Pink Floyd o Battisti. Con tutto quello che ne deriva».

Una volta selezionati i brani, l’annuncio del cast è previsto tra fine novembre e inizio dicembre. «Sarà a fine novembre o inizio dicembre, ancora non lo so. Poi il 14 dicembre, alla serata finale per la scelta delle quattro Nuove proposte, i Big verranno a svelare il titolo della loro canzone». Per quanto riguarda la confezione dello spettacolo, Carlo ammette di non aver ancora iniziato a pensarci. «Ancora no. Ci metterò la testa dopo l’annuncio dei Big. Anche se nella mente mi frullano varie idee».

Carlo Conti: “Panariello e Pieraccioni non faranno mai il Festival con me”

Tra queste idee, c’è sempre il desiderio di avere Vasco come ospite. «Un ospite che invito sempre è Vasco. Ormai ci scherziamo su. Mi ha risposto così: “Quest’anno a Sanremo… (pausa) non ci vengo!”. Lui è troppo forte». Un altro sogno, forse meno realizzabile, è quello di condividere il palco con Giorgio e Leonardo. «Un altro sogno è quello di farlo con Giorgio e Leonardo. Abbiamo fatto un tour teatrale di non so più quante date… Ha funzionato molto bene, ma il Festival loro non lo faranno mai». La ragione è semplice. «Sarebbe troppo ovvio».

Il contratto di Carlo prevede la direzione del Festival per il 2025 e il 2026, ma oltre non intende andare. «No». Nemmeno l’idea di occuparsi solo della direzione artistica lo convince. «Ma è quella la parte più difficile, il lavoro grosso. Poi condurlo è semplice, è il mio mestiere. Oddio, a parte la durata. Se fosse per me, a mezzanotte si chiuderebbe tutto e si andrebbe a dormire (ride)». La sua visione è chiara. «Quindi se un direttore artistico è un conduttore, deve anche condurlo. Se invece è, per esempio, un musicista, è un altro discorso». E alla fine, ribadisce con decisione la sua scelta. «No. Arrivare a cinque Festival è già un bel numero, non le pare?».

Seguici anche su Facebook. Clicca qui

Loading...
Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com