Club Napoli Colli Aminei, inaugurata la sede presso l’Istituto dei Padri Rogazionisti
Inaugurato il Fan Club Napoli Colli Aminei presso l’Istituto dei Padri Rogazionisti in un momento di gioiosa convivialità. Presenti all’evento i giornalisti Umberto Chiariello, Carlo Alvino e Lucio Pengue oltre a Tommaso Starace per festeggiare insieme un’esplosione di condivisione, passione azzurra, ma soprattutto solidarietà e socialità.
Presso la sede per i soci fondatori e sostenitori, che al momento hanno già raggiunto la ragguardevole cifra di 200, avranno la possibilità di guardare insieme le partite, partecipare agli eventi e gli incontri che il club potrà organizzare ed ad una serie di iniziative solidali oltre alla creazione di veri legami di unione ed aiuto alle varie realtà sociali territoriali.
Una iniziativa senza dubbio importante, in un luogo di aggregazione e condivisione che raccoglie una utenza importante della diocesi. Sacro e profano che si mescolano insieme in una armonica unione sotto la guida magistrale della presidentessa Paola Cerrato.
Le domande sollevate da questa iniziativa sono molteplici, ma forse la più rilevante è se un’attività laica possa convivere con lo spirito cattolico della parrocchia. Qual è, dunque, il punto di vista degli ospiti del neonato club? Lo abbiamo chiesto direttamente ai protagonisti nel corso dell’evento a cui abbiamo partecipato.
‘‘Io sono nato in questo quartiere e da adolescente venivo spesso qui a giocare a pallacanestro e a calcio – dichiara Lucio Pengue – Tutto quello che riguarda questa realtà per me è di grande interesse. Lo spirito di unione attraverso lo sport è molto importante e sicuramente sarà veicolo per unire, non per dividere. E poi il calcio per gli appassionati è un po’ una religione’’.
Starace: “Importante per i ragazzi del quartiere”
‘‘Si tratta di una cosa importante per i ragazzi del quartiere perché loro stano bene in questo posto di aggregazione ed unione – dice Tommaso Starace – Del resto noi napoletani siamo sempre disposti alla accoglienza ed alla condivisione’’, ha detto lo storico magazziniere del Napoli.
‘‘Una bellissima iniziativa perché si ritorna ad un calcio che non esiste più – sostiene Carlo Alvino – quello degli oratori e delle parrocchie dove si crea quella aggregazione sociale pulita che si è un po’ persa nel corso degli anni. Quindi avere un Club Napoli legato alla parrocchia crea un perfetto connubio di sacralità tra l’amore per Dio e quello per il Napoli’’, ha aggiunto il giornalista.
‘’Non ho mai sentito di un club nella zona. – le parole di Umberto Chiariello – Era una mancanza che si sentiva in un quartiere così importante, popoloso ed appassionato dove non esisteva una rappresentanza. E’ nato già con una presenza importante di circa 200 iscritti, una sala oratorio con uno schermo molto bello e locali accoglienti. Tutto organizzato in modo eccelso e puntuale dalla presidentessa’’.
Non ci resta dunque che augurare buon lavoro al direttivo ed alla presidentessa nella speranza che il Club possa davvero rappresentare un luogo di sana aggregazione per tutti gli appassionati di calcio.
Marcella Selo
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