Fa il bagno con gli squali in una riserva abusiva: finisce malissimo per un 14enne. Un ragazzo di 14 anni fa il bagno con gli squali in una riserva abusiva e viene attaccato. È successo lo scorso 6 ottobre sull’isola artificiale di Santa Cruz del Islote, al largo della costa colombiana. Il ragazzino è stato attaccato da un grosso squalo mentre nuotava nell’acquario illegale, rischiando di perdere la mano destra dopo l’attacco dell’animale.
Il sito ospita illegalmente quattordici squali, e l’esperienza offerta ai visitatori ha un costo di circa diecimila pesos colombiani. I responsabili dell’attrazione hanno affermato che i denti degli animali vengono rimossi per evitare incidenti, ma tale dichiarazione è stata smentita dal recente episodio in cui un ragazzo è rimasto ferito. La vittima è stata soccorsa d’urgenza sull’isola e successivamente trasferita in un ospedale della città di Tolú per ricevere cure specialistiche.
Gli abitanti dell’isola, insieme a diverse organizzazioni per la protezione degli animali, chiedono alle autorità di intervenire per garantire la liberazione degli squali in cattività e di promuovere fonti di reddito alternative per le comunità locali, affinché non siano più costrette a sfruttare la fauna marina in modo dannoso sia per gli animali sia per la popolazione umana.
Gli acquari illegali in Colombia
In Colombia, il fenomeno degli acquari illegali è purtroppo più diffuso di quanto si creda. In molte zone costiere, soprattutto nelle isole caraibiche e nei piccoli centri turistici, vengono allestite vasche improvvisate dove squali, razze e altre specie marine vengono esibite per attirare visitatori. Queste strutture, prive di autorizzazioni e spesso in condizioni igieniche precarie, non rispettano gli standard minimi di benessere animale.
Gli animali vengono catturati in mare aperto e confinati in spazi angusti, subendo stress, ferite e malattie. Inoltre, la pratica della mutilazione dei denti, spesso giustificata come misura di sicurezza, rappresenta una grave forma di maltrattamento che compromette la salute degli squali e li condanna a una morte lenta.
Le autorità ambientali colombiane hanno più volte denunciato la difficoltà di controllare queste attività illegali, che prosperano grazie al turismo non regolamentato e alla mancanza di alternative economiche per le comunità locali. Diverse organizzazioni ambientaliste chiedono campagne di sensibilizzazione rivolte ai turisti, affinché scelgano esperienze sostenibili come l’osservazione degli squali nel loro habitat naturale. Solo attraverso la cooperazione tra governo, associazioni e popolazione sarà possibile contrastare lo sfruttamento degli animali marini e promuovere un turismo rispettoso dell’ambiente.
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