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La serie tv di FoxCrime su Gianni Versace, la famiglia prende le distanze: “Non l’abbiamo mai autorizzata”

La famiglia Versace prende le distanze dalla serie The Assassination of Gianni Versace, in onda su FoxCrime dal 19 gennaio

“La famiglia Versace non ha autorizzato né ha avuto alcun coinvolgimento nella serie televisiva dedicata alla morte di Gianni Versace. Dato che Versace non ha autorizzato il libro da cui è parzialmente tratta, e non ha preso parte alla stesura della sceneggiatura, questa serie televisiva deve essere considerata un’opera di finzione”.
I Versace prendono le distanze dalla serie tv American Crime Story, The Assassination of Gianni Versace, in onda in Usa il 17 gennaio, il 19 in Italia su FoxCrime.
La serie racconterà la vita del grandissimo stilista a Miami ed il suo assassinio e sarà interpretata dall’attore venezuelano Edgar Ramírez. Ai casting Penélope Cruz avrebbe battuto Lady Gaga, nel ruolo di Donatella Versace, Ricky Martin interpreta Antonio D’Amico, il fidanzato di Gianni e Darren Criss è l’assassino Andrew Cunanan (il fashion designer sarà il quinto uomo a cadere nella sua rete).
La prima irritazione pubblica è partita da Antonio D’Amico, dopo aver visto uno scatto dal set con Martin e Ramírez. I due sono pieni di sangue sui gradini di Casa Casuarina su Ocean Drive, Miami Beach; rievocano il momento in cui Antonio ha prestato soccorso a Gianni all’esterno della villa, poco dopo che il colpo di pistola di Cunanan ha freddato lo stilista, mentre rientrava con i giornali del mattino. “L’immagine di Ricky Martin che lo abbraccia è ridicola, imita la Pietà ma si tratta di una licenza poetica del regista. Io non reagii in quel modo” ha fatto sapere D’Amico.
Vedremo le reazioni del pubblico, considerando che la messa in onda negli Usa è attesissima da settimane e gli attori hanno investito moltissimo per la riuscita dei loro ruoli.
Ricky Martin, contattato da Repubblica, ha dichiarato di aver chiesto consiglio proprio ad Antonio D’amico per prepararsi al suo ruolo: “Il mestiere dell’attore è qualcosa di completamente nuovo per me, abituato a cantare sul palco Livin’ La Vida Loca. Così ho detto: perdonami, Antonio, ma ho davvero bisogno di entrare nei tuoi ricordi e nell’intimità per rendere giustizia al tuo amore. È stato aperto e collaborativo. Mi ha confessato, sorridendo: sai, Gianni sapeva essere un imperatore con le sue collezioni ma nel quotidiano io lo ricordo come l’uomo che, una volta uscito dalla doccia, lasciava il bagno in assetto da guerra”.

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