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VIDEO – Sparatoria a Macerata: preso il responsabile, fermato anche un secondo uomo

Fermati due uomini per la sparatoria in strada a Macerata

Allarme cessato a Macerata dopo il fermo del sospetto autore della sparatoria in cui sono rimaste ferite almeno 6 persone nel centro della città. “Rientrata la situazione di pericolo in città. L’uomo che fino a poche ora fa girava armato in città è stato arrestato”, è quanto comunicato dal sindaco Romano Carancini su Twitter, che ha tolto il coprifuoco.
Gli alunni stanno uscendo dalle scuole, la circolazione sta riprendendo.


Il fermato si chiama Luca Traini, 28 anni, ed è incensurato e originario delle Marche. Quando è stato bloccato dai carabinieri ha ammesso le proprie responsabilità.
Traini è molto vicino agli ambienti di estrema destra. Dopo la sparatoria è salito sui gradini del monumento ai Caduti, coprendosi le spalle con la bandiera italiana, poi si è girato verso la piazza ed ha fatto il saluto militare.
Arrestato immediatamente dai Carabinieri che nella sua auto hanno trovato la pistola, una tuta mimetica, sul cruscotto piume bianche, appunti a penna e bottiglie d’acqua. Luca Traini era stato candidato con la Lega Nord al consiglio comunale di Corridonia, nel maceratese, alle elezioni del 2017.

Le forze dell’ordine avrebbero fermato anche una seconda persona, forse l’autista del veicolo. Si stava dirigendo verso Pollenza, nella zona dove sono stati rinvenuti i resti di Pamela Mastropietro.

 

“Tiriamo un grande sospiro sollievo – ha aggiunto il sindaco all’Adnkronos – Purtroppo le vittime sono tutte di colore. La trovo una cosa di una gravità assoluta, come la morte orribile di Pamela”. Poi l’appello di Carancini: “I cittadini abbiano rispetto di tutti, l’odio non sopraffaccia il rispetto delle persone”. “Non vorrei – ha concluso – che tutto ciò innescasse qualcosa che non deve essere”.

Sul profilo Facebook della madre di Pamela Mastropietro, nelle ore precedenti la sparatoria, sono comparsi commenti razzisti, tanta rabbia e voglia di vendetta da parte di diversi utenti. “Deve morire non merita di vivere”, “bastardi la pagherete”, “ci vuole al pena di morte”: questi i commenti che si leggono sotto alcuni post nella bacheca di Alessandra Verni. Molti anche i commenti e gli insulti contro gli immigrati, i “neri” che “devono essere espulsi e no devono o girare liberamente”.
Il premier Paolo Gentiloni ha lasciato in anticipo un’iniziativa elettorale con Emma Bonino per seguire da palazzo Chigi gli sviluppi della sparatoria. Il premier è in contatto con il ministro Marco Minniti e con il capo della polizia Franco Gabrielli.

 

Queste le prime immagini dell’Ansa dopo la sparatoria

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