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Formula uno, la rivoluzione di Liberty Media: addio qualifiche per sprint race al sabato?

Formula uno, la rivoluzione di Liberty Media

Davvero scompariranno le qualifiche? Non si sa, non è detto. Ma secondo indiscrezioni (arrivano da Auto, Motor und Sport, testata tedesca ben introdotta in Formula 1 e spesso vicina a Ross Brawn) Liberty Media potrebbe avanzare questa proposta, una delle tante che verranno sottoposte alle squadre durante il prossimo fine settimana in Bahrain.

Ma se le qualifiche scomparissero, cosa resterebbe del sabato? L’idea (sembra) è quella di sostituire le qualifiche con una sprint race, ossia una gara corta (di più o meno 100 chilometri, a occhio una quarantina di minuti) durante la quale si potrebbe correre senza limitazioni nell’uso del carburante. E senza dover – o poter – cambiare le gomme. La “sprint race” determinerebbe la griglia per il vero GP, la domenica. Possibile? Teoricamente sì, possibile.

La sprint race esiste da sempre, in auto e in moto, dipende essenzialmente dal ruolo che le si assegna. Ci sarebbe comunque il problema di avere una griglia di partenza: se si usassero i tempi del venerdì, si finirebbe per avere una qualifica (spuria, ma comunque importante) un giorno prima. Ma non è detto che non si possano individuare altre soluzioni, basate ad esempio sull’ordine d’arrivo della gara precedente o sulla classifica del mondiale. E’ tutto possibile, ma tutto va discusso. Anche l’idea di correre una gara – sia pure corta – senza che assegni punti per il Mondiale non appare delle migliori, ma anche a questo proposito va ricordato che in passato anche la pole dava punti. La questione centrale, dunque, è un’altra? Perché abolire le qualifiche a favore di una “sprint race”.

Liberty Media, attuale soggetto al comando della Formula 1, è impegnata in un’operazione dall’esito incerto: non scontentare il pubblico attuale, ormai non più giovanissimo, e abbracciare nuove platee (anagraficamente più giovani). La sostituzione delle qualifiche con la “‘sprint race” riuscirebbe a non deludere i tradizionalisti e affascinare chi oggi non è attratto dalle gare di Formula 1? Lo si vedrà. Certo, vista la situazione dal di fuori, le qualifiche a volte sono più eccitanti che certe fasi di stanca della gara, e non sembra azzeccatissima l’idea di rinunciare proprio a quel che più diverte…

Detto questo, pare che nei piani di Liberty ci sia anche una riduzione del tempo a disposizione delle libere (si tornerebbe forse a due sessioni di un’ora, come un tempo) e magari un taglio della durata del GP. Questa potrebbe essere una mossa più azzeccata, ma – di nuovo – si proporrebbe la dicotomia di prima: basterà accorciare le gare per trovare nuovi appassionati senza scontentare quelli tradizionali, che ormai sono abituati (da tempo immemore) a gare che durano almeno un’ora e mezza?

Il dibattito è aperto. E la sensazione è che durante il prossimo fine settimana, mano a mano che verranno svelate tutte le idee di Liberty Media in merito al futuro della Formula 1, gli animi tenderanno a diventare caldi. Accontentare tutti non si può, cambiare lo status quo si deve, ma certamente la strada da percorrere non si preannuncia in discesa, specie perché non è detto che tutti vogliano davvero avviare una rivoluzione.

Fonte: Tuttosport

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