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Pietro Orlandi: “In Vaticano c’è una faida interna, magari qualcuno tirerà fuori la verità che va a colpire la parte avversa”

Pietro Orlandi parla del Vaticano a pochi giorni dall’apertura delle tombe vuote

Pietro Orlandi ha rilasciato un’intervista a a “La Storia Oscura” su Radio Cusano Campus a pochi giorni dall’apertura della tombe vuote al cimitero teutonico. Il prossimo 20 luglio, verranno invece, aperti due ossari che dovrebbero contenere le ossa delle principesse non trovate nelle rispettive tombe e fornire elementi utili alle indagini.

Pietro, il fratello di Emanuela Orlandi scomparsa il 22 giugno 1983, ha dichiarato. “La vicenda farsa delle tombe vuote al Cimitero Teutonico della Santa Sede, conferma che all’interno del Vaticano c’è qualcuno che a tutt’oggi dopo 36 anni vuole tenere vivo il caso della scomparsa di mia sorella per ricattare qualcun altro”.

Orlandi poi continua. “Una di quelle tombe peraltro sembra quasi una cripta utilizzata in passato per nascondere qualcosa, un ‘tesoro’ o qualcosa di scottante, di compromettente. Perché la cosa strana è che quella stanza sotterranea non ha un ingresso tranne la tomba che sta sopra. Una stanza trovata peraltro ristrutturata con materiali che non sono dell’800. Ancor più sconcertante l’altra tomba con tanto di sarcofago vuoto: che fine ha fatto la principessa Carlotta che era sepolta lì?”.

Il fratello di Emanuela parla anche del ruolo del Vaticano. “E’ chiaro a questo punto che in Vaticano ci sono due anime: una che lavora per arrivare alla verità su Emanuela e un’altra, più oscura, che invece sfrutta il caso per ricattare qualcuno e gettare fango sulla Santa Sede. Una sorta di faida interna: d’altronde, in Vaticano è così da sempre con gruppi avversi tra loro. Altrimenti non si spiegano le fonti, anonime e non, che ci hanno spinto a far aprire quelle due tombe al Teutonico. La mia speranza è che questa guerra interna al Vaticano ci aiuti ad arrivare alla verità su Emanuela. Perché molti in Vaticano sanno cosa è successo a mia sorella e magari un giorno qualcuno tirerà fuori la verità che va a colpire la parte avversa”.

Orlandi conclude. “A questo punto, dopo tutto quello che è successo, l’inchiesta interna al Vaticano non può non andare avanti. L’apertura delle due tombe al Teutonico, e ora la vicenda dei due ossari, è comunque l’ammissione da parte della Santa Sede che possa esserci qualche responsabilità interna sulla scomparsa di Emanuela. Visto che fino a poco tempo fa non era così: ormai la strada è tracciata e devono andare fino in fondo”.

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