Astinenza da internet come una vera e propria patologia se consideriamo che dopo 7 giorni sovvengono crisi come quelle per le droghe
L’ astinenza da internet è quasi paragonabile a quella che subisce chi smette di fare uso di sostanze stupefacenti. È quanto emerso da uno studio condotto dalle università Karl Landsteiner a Krems ( KL Krems) e quella di Vienna e ripresa da ‘Il Fatto quotidiano’.
Secondo Stefan Stieger, del dipartimento di Psicologia della KL Krems, dopo 7 giorni senza connettersi alcuni vanno in crisi e mostrano “sintomi d’ astinenza, sia pur lievi, simili a quelli delle sostanze che danno dipendenza. Abbiamo osservato un elevatissimo incremento del desiderio: la voglia eccessiva, quasi un bisogno psicofisico di usare i social durante il periodo di astinenza. Questo effetto è stato addirittura misurabile non appena i partecipanti hanno potuto nuovamente usare i social”, spiega Stieger.
I numeri raccolti dall’ Associazione Nazionale dipendenze tecnologiche lasciano riflettere. Tra i 15 e i 20 anni, un italiano su due controlla lo smartphone 75 volte al giorno. Togliendo 8 ore di sonno (in teoria) fanno 4,6 volte ogni ora; il 7% getta un occhio al telefono fino a 110 volte.
Stando a quanto si apprende da un rapporto stilato dall’ agenzia di Stampa Agi e dal Censis, alcuni sono consapevoli del problema: il 22,7% percepisce una sorta di assuefazione. Mentre l’ 11,7% degli internauti incalliti è ansioso all’ idea di disconnettersi.
Il timore di restare senza telefono si chiama “nomofobia” (dall’ inglese no-mobile-phone-phobia), ed è la spia della dipendenza. Il Movimento Cinque Stelle ha depositato, lo scorso 22 luglio, una proposta di legge per sostenere la lotta alla diffusione della patologia. La prima firmataria è la deputata Vittoria Casa. L’ obiettivo è usare la scuole per insegnare ai giovani “l’ uso consapevole di internet e dei social”.
Il dottore Federico Tonioni, dal 2009 direttore al Policlinico Gemelli di Roma del primo ambulatorio in Italia sulla dipendenza da Internet. stila una guida per trascorrere i giorni di ferie senza Internet.
“Primo consiglio: lasciate il telefono a casa e spento. Ma se la separazione è indigeribile, allora va in modalità silenziosa. Ricordarsi sempre che staccare la spina non è doloroso e non ha effetti collaterali. Comporta disagio e fastidio, al massimo, ma niente drammi”
“Secondo consiglio: apprezzate il tempo guadagnato facendo ogni genere di attività”, consiglia il dottore. Terzo suggerimento: “Via l’ ansia da relazione e dedicatevi alle fantasticherie della mente. Scoprirete cose nuove che non si trovano su Youtube”.
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