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Televisione

Nancy Brilli accusa la Rai: “Non mi chiamano da 17 anni e la scusa è assurda…”

Nancy Brilli accusa la Rai in una intervista rilasciata ai microfoni del settimanale ‘Chi’

Nancy Brilli accusa la Rai in una intervista rilasciata ai microfoni del settimanale ‘Chi’. L’ attrice senza peli sulla lingua punta il dito contro i poteri decisionali della tv del servizio pubblico rei, a suo dire, di averla liquidata con una scusa inverosimile. “Il mio ultimo lavoro in Rai risale a 17 anni fa. Parliamo di ‘Commesse’. Da allora, niente più. Eppure, nei loro show, continuano a invitarmi”, tuona l’ attrice.

Nancy Brilli nei giorni scorsi, attraverso i suoi profili social, ha pubblicato un video del provino da lei sostenuto per il film ‘L’Oriana’, sulla vita di Oriana Fallaci, andato interpretato da Vittoria Puccini e in onda nel 2015.

A tal proposito l’ attrice spiega: “Ho raccontato come andò quel provino e di quanto sia difficile fare questo mestiere e lavorare in tv. In quella circostanza fui io a propormi dopo aver letto una prima ipotesi di sceneggiatura, che poi fu completamente diversa da quella andata in onda con la bravissima Vittoria Puccini. Quello che mi ferì fu il trattamento che mi venne riservato. Mi dissero: “Bello il trucco, ma questi li facciamo anche noi a Tale e quale show. Per poi aggiungere che ero bravissima, ma troppo popolare e che le donne vere avrebbero faticato a riconoscersi in una come me. Mi fece male quella sufficienza tanto quanto l’ arroganza”.

Nancy Brilli accusa la Rai e il  ‘j’accuse’ è anche rivolto ad alcune colleghe: “La cosa che più mi addolora è che anche alcune donne ne abusino. Come se una volta arrivate ai piani alti si sentissero in diritto di poter dire qualsiasi cosa. Potevo non piacere e non essere adatta, ma lì c’era solamente voglia di ferire”.

L’ attrice rivela anche di aver tentato di ricucire lo strappo: “Quando ci ho provato, mi è stato detto che non c’ erano ruoli per me. Il vero problema è che oggi si parla sempre più spesso di ruoli prestabiliti. E che a scegliere non sono più i registi, ma funzionari vari o chi per loro”, conclude Nancy Brilli nell’ intervista rilasciata ai microfoni del settimanale diretto da Alfonso Signorini.

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