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Multe Covid, boom di contravvenzioni in 24 ore: numero più che raddoppiato

Multe Covid, boom di contravvenzioni da parte delle forze dell’ordine in 24 ore

Multe Covid, boom di contravvenzioni in 24 ore: numero più che raddoppiato. Sono quasi un migliaio le persone multate in tutta Italia nella giornata di ieri per il mancato rispetto delle regole anti-contagio: il numero è più che raddoppiato in due giorni. E’ quanto emerge dai dati del Viminale in merito ai controlli per il contenimento dell’emergenza Covid.

Nello specifico, su 69.111 controlli, sono state sanzionate ieri 944 persone e denunciate 110 (queste ultime per non aver rispettato la quarantena dopo essere risultate positive). Sono stati 11.654 gli esercizi controllati: 139 i titolari sanzionati, 52 i provvedimenti di chiusura.

Multe Covid, le sanzioni

Ricordiamo che, oltre alle ammende amministrative, c’è anche il rischio di finire in carcere per chi viola le norme contenute nel nuovo Dpcm anti-Covid. Chi non avrà un valido motivo per circolare, potrà infatti incorrere in una sanzione che va da 280 a 560 euro.

Mentre, come detto, per chi viola la quarantena è prevista anche la denuncia penale con tanto di arresto con pene che vanno dai tre ai 18 mesi, a cui si aggiunge una multa che può andare da 500 a 5mila euro.

Chi vive nelle cosiddette zone rosse e vorrà spostarsi, dovrà esibire l’ormai nota autocerficazione, scaricabile dal sito del ministero dell’Interno. I motivi che consentono di circolare sono gli stessi dei primi mesi della pandemia: lavoro, salute e necessità.

Se nelle zone rosse negozi, bar e ristoranti dovranno rimanere chiusi, nelle zone gialle potranno continuare a lavorare ma con delle regole precise. Saracinesche alzate dalle 05:00 alle 18:00, numero limitato di clienti all’interno, massimo quattro persone sedute al tavolo e obbligo di mascherina tranne quando si beve e si mangia.

Anche qui, in caso di violazione delle norme le multe vanno da 280 euro a 560, in caso di recidiva. Ma non solo, perché i ristoratori rischiano anche la chiusura fino a cinque giorni.

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