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Il dramma di Filippo Bisciglia: “Da piccolo non potevo camminare, mi muovevo con un carretto”

Il dramma di Filippo Bisciglia: “Da piccolo non potevo camminare, mi muovevo con un carretto”. Il conduttore si racconta e tra le tante cose rivela anche di un problema molto serio di salute avuto da bambino. Di seguito alcuni passaggi dell’intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’.

[…] dove si farà teletrasportare quest’anno, finito “Temptation”?
«Andrò in un villaggio turistico in Italia. Mi piace la vita che si fa lì, vedere gli spettacoli, partecipare agli appuntamenti che organizzano gli animatori. Fare colazione e pranzare come i vecchietti. L’ho detto che sono pigro!».

Insomma, ama farsi viziare. I primi a farlo sono stati i suoi genitori?
«Mi hanno sempre coccolato, sono ancora il piccolo di casa, con i secondogeniti è così. L’unica cosa è che mia sorella Valeria, che ha cinque anni più di me, non ha mai preso uno schiaffo, mentre io sì, a palate. Lei era la secchiona, tranquilla, la tipica brava ragazza. Io, invece, ero un po’ più casinaro».

La coccolavano anche perché non stava molto bene.
«Esatto. Dai due ai quattro anni non ho potuto camminare (ha avuto il morbo di Perthes, una forte decalcificazione all’anca, ndr). Invece di giocare, mi muovevo con un carretto fatto da mio nonno. Ma mi ha temprato il carattere. Voglio sempre fare bene, ho molta grinta».

Viste tutte le attenzioni che le riservavano, sua sorella non si sentiva un po’ trascurata?
«Secondo me non l’ha vissuta male: è una ragazza buonissima che mi ha fatto anche da “mammina” da piccolo. Stavo sempre con lei. Mi faceva anche tanti scherzi con le sue amiche, ero la mascotte della loro comitiva».

Il dramma di Filippo Bisciglia: “Da piccolo non potevo camminare”

[…] A scuola come se la cavava?
«I prof dicevano a mia mamma che ero sempre distratto eppure quando mi facevano una domanda rispondevo correttamente. Rimanevano stupiti. Non studiavo tanto, ma ero molto curioso e se non capivo una cosa chiedevo che me la spiegassero, proprio come faccio oggi. E infatti poi a casa non studiavo perché ricordavo le loro risposte».

Ricorda anche il suo primo amore?
«Il primo bacio l’ho dato in terza media al campo-scuola. Ma il primo amore l’ho avuto a 17 anni, era una ragazza bellissima, Annalisa. L’ho conosciuta un pomeriggio andando a ballare in discoteca. Siamo stati insieme tre anni. Mi ha lasciato perché ero geloso e pesante. Non l’ho mai più vista né sentita. Vorrei incontrarla per chiederle scusa per come mi sono comportato».

Cosa ama della sua vita di oggi?
«In questo momento sono grato di quello che ho e che sto vivendo. Non cambierei la mia vita con quella di nessuno, è piena di gioia e amore».

Cos’è per lei l’amore?
«È la benzina di ogni essere umano. Se non c’è l’amore, non vai da nessuna parte».

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