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Inghilterra, mancano macellai: allevatori costretti ad abbattere 40mila maiali

Inghilterra, mancano macellai: allevatori costretti ad abbattere 40mila maiali. In Inghilterra mancano macellai e scoppia la crisi dell’allevamento di maiali definita un “disastro” e una “disgrazia” che avrebbe potuto e dovuto essere evitata, hanno avvertito i leader agricoli.

Gli allevatori fanno esplodere la “vergogna totale” di 40.000 maiali sani abbattuti a causa della mancanza di macellai con altri 200.000 bloccati negli allevamenti – poiché chiedono investimenti in modo che la Gran Bretagna possa “continuare a essere nutrita”.

Il settore si sta rapidamente “deteriorando” con gli allevatori destinati a ridimensionare le loro mandrie l’anno prossimo, aprendo la strada a un afflusso di carne straniera di qualità inferiore. Gli esperti hanno affermato che sarà una “grave perdita per tutti” perché ci sono “60 milioni di persone su quest’isola che hanno bisogno di essere nutrite”.

Si tratta di 40.000 maiali sani sono stati abbattuti e la loro carne gettata via, mentre 200.000 sono stati mantenuti negli allevamenti a causa della mancanza di macellai per lavorarli. I leader del settore incolpano il sistema di immigrazione disfunzionale del paese che è stato “esasperato in modo massiccio” dalla pandemia.

Inghilterra, mancano macellai: l’allarme

Hanno anche lanciato una bordata al governo per non aver capito come funziona la produzione alimentare. La signora Batters ha affermato che un agricoltore di 52 anni ha abbattuto 4.700 scrofe: “Voglio dire che è senza precedenti, quindi no, la situazione non è risolta”.

Come riporta il Daily Mail, per il giornalista della BBC la colpa è della crisi provocata dalla Brexit, con il capo della NFU che ha affermato: “È un problema di immigrazione. È esacerbato in modo massiccio dalla situazione con Covid, motivo per cui l’intero settore ha chiesto uno schema di recupero del visto per superare questo problema. Ma alla fine la situazione con l’uscita dall’UE, la nuova politica di immigrazione, che ovviamente è diversa, ha creato questa situazione”.

Sull’ipotesi di ridimensionamento delle mandrie, ha detto: ”Senza dubbio saremo costretti a farlo. Abbiamo già assistito a una massiccia contrazione nel settore dei suini del 10%. Quindi si sta contraendo ulteriormente e tuttavia ci sono dei rivenditori che non possono rispettare i loro impegni di consegne“.

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