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Addio rifiuti di plastica, scoperto l’enzima che in poche ore la scompone: la svolta

Addio rifiuti di plastica, scoperto l’enzima che in poche ore la scompone: la svolta. I rifiuti di plastica accantonati nelle discariche di tutto il mondo potrebbero essere eliminati prima del previsto. Questo grazie a un gruppo di ingegneri che è riuscito a sviluppare un enzima in grado di scomporre la plastica in poche ore. Lo studio con relativi risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature.

Ogni anno milioni di tonnellate di plastica vengono abbandonate e scaricare nelle discariche, inquinando la terra e i corsi d’acqua. Di tratta di una vera e propria piaga poiché in genere è materiale che impiega secoli per degradarsi. Ma un team dell’Università del Texas, ad Austin, ha creato una nuova variante enzimatica in grado di potenziare il riciclaggio su larga scala, riducendo l’impatto dell’inquinamento da plastica.

Il lavoro si è concentrato sul PET (polietilentereftalato), un polimero che si trova nella maggior parte della plastica di consumo, comprese le bottiglie, gli imballaggi e alcuni tessuti. L’enzima è stato in grado di completare un “processo circolare” per scomporre la plastica in parti più piccole e rimontarla chimicamente in appena 24 ore.

L’hanno chiamata FAST-PETasi (PETasi funzionale, attiva, stabile e tollerante), sviluppata da una PETasi naturale che consente ai batteri di degradare e modificare la plastica. È in grado di funzionare a temperatura ambiente, piuttosto che a caldo o freddo estremi, il che lo rende un’opzione praticabile per smaltire la plastica delle discariche, secondo gli autori.

Addio rifiuti di plastica: scoperto l’enzima che la scompone

L’enzima promette di potenziare il riciclaggio su larga scala. Questo consentirebbe alle principali industrie di ridurre il proprio impatto ambientale recuperando e riutilizzando la plastica a livello molecolare. “Le possibilità sono infinite in tutti i settori per sfruttare questo processo di riciclaggio all’avanguardia”, le parole di Hal Alper, professore presso il Dipartimento di ingegneria chimica McKetta presso l’UT Austin, riportate dal Daily Mail.

“Attraverso questi approcci enzimatici più sostenibili, possiamo iniziare a immaginare una vera economia circolare della plastica”. L’enzima agisce sul PET scomponendo la plastica in parti più piccole, un processo noto come depolimerizzazione, prima di rimontarla chimicamente nel processo inverso chiamato ripolimerizzazione.

In alcuni casi sono stati in grado di scomporre completamente alcune materie plastiche in monomeri, le piccole molecole per lo più organiche, che compongono la plastica, in meno di 24 ore. Si tratta insomma di una vera e propria svolta se consideriamo che questo enzima promette di ridurre, e nel tempo eliminare, uno dei maggiori problemi relativo all’inquinamento.

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