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Spettacolo

Enzo Avitabile: “Il treno dell’anima? Operazione sulla canzone italiana. C’è una sola cosa che manca in questo album”

Enzo Avitabile: “Il treno dell’anima? Operazione sulla canzone italiana. C’è una sola cosa che manca in questo album”. Enzo Avitabile su Il treno dell’anima, il musicista napoletano è in uscita con il nuovo disco di duetti a cui partecipano Ligabue, Edoardo Bennato, Jovanotti, Biagio Antonacci, Giuliano Sangiorgi, Rocco Hunt e Boodabash. Ne ha parlato in una intervista a ‘Il Giornale’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Lei è in perenne tournée con il suo gruppo popolare e i Bottari di Portico. Dove ha trovato il tempo per questo album?
«Io vivo di musica e volevo proporre un album pop di qualità, ma senza snaturarne le radici, un album che fa compagnia, a tratti imprevedibile. Insomma, un album che non rompa».

Un progetto ambizioso.
«È un’operazione sulla canzone italiana adattata ad alcuni momenti della mia vita. Un lavoro semplice, ma ci sono emozioni, vibrazioni; le cose belle e le cose brutte della vita. Se dovessi definirlo direi che è un album dal suono suonante. C’è una sola cosa che manca in questo album, ed è Pino Daniele, che con me ha cantato il suo ultimo pezzo in napoletano».

[…] Jonathan Demme ha girato un film biografico sulla sua vita presentato qualche anno fa alla Mostra del Cinema di Venezia. Nella pellicola ci sono incontri importanti, come quello con David Crosby.
«Un onore per me questo film che racconta in modo esaustivo ma conciso la mia carriera. Incontri, suoni, colori, fatiche ma anche mille soddisfazioni. E poi personaggi incredibili come Crosby, che però non è per nulla un uomo facile con cui trattare».

Enzo Avitabile: “Il treno dell’anima? Operazione sulla canzone italiana”

Black Tarantella, anch’esso ricco di ospiti, è un altro disco che mette insieme artisti africani e italiani in una sorta di melting pot melodico.
«Volevamo unire suoni africani e americani con la nostra mediterraneità».

[…] Da molto tempo ormai tiene in piedi la tradizione folk, sempre naturalmente diversificata, con i Bottari di Portico.
«Sì, abbiamo una band con tanto di fiati accanto ai Bottari che suonano botti, tini e cose del genere. Uno spettacolo atipico e molto suggestivo che porto con successo in giro non solo per l’Italia, ma anche dall’Inghilterra al Marocco. Mi gratifica molto».

Porterà in concerto il nuovo disco?
«No, il mio scopo non è andare in giro a promuovere le canzoni. E poi sono tutti duetti. Magari un giorno ci incontreremo con Ligabue e faremo un duetto, ma per ora la mia attività dal vivo è dedicata ai Bottari».

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