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La bizzarra protesta di una vegana: altarino e veglia funebre al reparto carni del supermercato: cacciata

La bizzarra protesta di una vegana: altarino e veglia funebre al reparto carni del supermercato: cacciata. È successo lo scorso martedì, 6 dicembre, a Perth, in Australia. Qui un’attivista vegana molto conosciuta per le sue particolari iniziative, si è ‘esibita’ nel reparto di carne cruda di un supermercato, mettendo in scena una veglia per gli animali macellati in una bizzarra protesta con tanto di altarino.

La donna ha deposto fiori nel reparto di carne cruda del supermercato e ha tenuto una veglia per gli animali morti. Si è inginocchiata e ha iniziato a rendere stranamente omaggio agli animali macellati, prima che un cliente stufo la affrontasse. Tash Peterson, questo il nome della protagonista della vicenda, ha posizionato fotografie di animali macellati sopra i tagli di manzo, maiale e agnello.

Quindi ha addobbato la sezione con delle rose prima di chinare la testa in un silenzio riverente, mentre mandava i rumori degli animali macellati su un altoparlante. Il suo complice attivista ha filmato il momento in cui è stata poi avvicinata da un membro dello staff e le ha chiesto di lasciare il supermercato. “Per favore, vattene”, dice. Ma lei rimane inginocchiata e lo guarda. ”C’è un motivo per cui stavamo zitti”, ha detto. La lavoratrice spiega all’attivista che non le è permesso registrare o portare oggetti personali come fiori e fotografie nel negozio.

Veglia funebre per la carne macellata: la bizzarra protesta di un’attivista vegana (cacciata in malo modo)

Dice al suo collega di chiamare la polizia prima che la signora Peterson raccolga le sue cose. A quel punto l’attivista vegana comincia ad urlare a squarciagola incoraggiando gli acquirenti a boicottare la carne. “Chi è l’ assassino del tuo pranzo di Natale? I maiali hanno solo sei mesi quando vengono costretti nelle camere a gas ad anidride carbonica”, grida.

E ancora: “Bruciano letteralmente dall’interno verso l’esterno. Sono solo bambini e hai pagato per il loro omicidio se non sei vegano”. Un cliente stufo cerca di intervenire urlandole addosso e facendo gesti ridicoli con le mani. La segue fuori dal supermercato e le copre le orecchie con le mani esortandola a stare zitta. “Sì, sono d’accordo con gli atti di violenza”, dice, alzando il braccio in aria.

La signora Peterson gli chiede se è orgoglioso di essere un maltrattatore di animali. ”Sì”, risponde il cliente. Alla donna viene quindi chiesto di lasciare il centro commerciale dalla sicurezza.

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