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Margherita Buy: “MeToo ha peggiorato i rapporti tra uomini e donne. Erotismo? Me l’hanno spento”

Margherita Buy: “MeToo ha peggiorato i rapporti tra uomini e donne. Erotismo? Me l’hanno spento”. Margherita Buy sul MeToo, la figlia, la carriera, i rimpianti e l’esordio da regista, l’attrice romana, 61 anni, si racconta a tutto tondo in una intervista a ‘Io Donna’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Il sol dell’avvenire è un film sul tempo che passa, sui rimpianti, molti riguardano la politica. Ma con punti fermi. Moretti lo dice chiaro: «Nella vita due o tre principi bisogna averli».
“Non a caso Nanni ha chiamato attori con cui lavora spesso, come me e Silvio. Credo che noi, in fondo, rappresentiamo i suoi principi”.

Bello essere i principi di Moretti, impegnativo però.
“Questa nostra lunga storia di lavoro e di amicizia forse rispecchia quello che noi dobbiamo essere secondo lui. Gli piace ritrovarsi con certe persone. L’ho chiamato prima, gli ho detto: «Guarda che oggi devo fare l’intervista». «Dì quello che vuoi»”.

Curioso, perché le interviste con lui sono veri palinsesti su cui si torna e ritorna, che prendono sempre qualche giorno.
“Mi ha dato fiducia, lo interpreto così. Credo che Nanni stavolta avesse voglia di ribadire il suo amore per il cinema, anche se il tempo passa. Alcuni di noi, però, restano uguali”.

[…] anche lei due o tre principi ce li ha?
“Non ci sono stati grandi tentativi di seduzione, non do l’idea di essere tanto corruttibile, mi lasciano stare. Ma non voglio puntare il dito e dire che tutte le piattaforme sono male. Però la scelta che fece Nanni per Tre piani, di non cedere allo streaming quando le sale erano ancora chiuse per la pandemia, e aspettare per programmarlo al cinema, è stata quella giusta. Un segno di coerenza nei confronti della sua storia. E in questo film in fondo lo spiega bene”.

[…] Per la generazione cui appartiene, impossibile che non abbia fatto politica, che non abbia sognato un mondo migliore.
“Ma non l’abbiamo portato avanti quel sogno, siamo la generazione che ha creato questa società. Qualche errore dobbiamo averlo fatto. Ci siamo allontanati dalla politica, pensavamo che avremmo sempre potuto recuperare la situazione, ora però forse è tardi. Anzi, stiamo anche tornando indietro su alcune cose, le questioni che riguardano le donne”.

Margherita Buy: “MeToo ha peggiorato i rapporti tra uomini e donne. Erotismo”

Sono calate le aspettative su MeToo?
“Non lo so, non voglio parlare a vanvera, ma non vedo un vero cambiamento. Forse qualcosa è addirittura peggiorato: la comunicazione tra uomini e donne per esempio, e questo ha creato una vera incapacità di comprensione. Prima si comunicava di più, magari lottando, faticando, cercando di farsi spazio in un mondo di maschi. Ora non ci capiamo più. E non ci parliamo”.

Dove lo vede questo?
“Lo vedo nelle giovani generazioni, anche con mia figlia: tra i suoi coetanei c’è poca voglia di ascoltarsi, lei ha difficoltà anche con le sue compagne di università, c’è divisione, non ci sono ideali che vengono portati avanti insieme. Magari dico fesserie, forse è solo una mia impressione”.

[…] Sua figlia sta facendo l’ingresso in questo mondo. Potrebbe seguire la sua strada.
“Lei seguirà la mia strada! Ha una fascinazione per questo mondo, ma la seguirà a modo suo. Sta frequentando l’Accademia nazionale d’arte drammatica”.

Quella che ha frequentato anche lei. Una vocazione nata grazie ad Andrea Camilleri, all’epoca docente all’Accademia.
“Caterina invece non ha ricevuto suggerimenti da nessuno, sta facendo tutto da sola e ha preso anche la borsa di studio. L’accademia evidentemente le ha restituito consapevolezza per una scelta che comunque aveva già fatto, ma quasi senza accorgersene. Studiare lì ti ricolloca come attore, c’è il teatro, i classici: anche se poi sceglierà di fare cose più contemporanee lo farà con una coscienza diversa. Poi spero che la sua sarà una carriera internazionale, cosa che a me non è riuscita”.

[…] ci sono stati momenti soprattutto all’inizio della sua carriera, in Prestazione straordinaria, in cui c’era un erotismo…
“Me l’hanno subito spento”.

Avrebbe voluto provarci ancora?
“Difficile da dire. Sono stata io che mi sono un po’ censurata, perché forse non mi reputavo all’altezza. O forse non mi sono sentita abbastanza libera e obiettivamente non lo sono. Poi ho fatto la suora… (Fuori dal mondo di Giuseppe Piccioni, era il 1999, ndr). Un po’ mi dispiace, il pubblico maschile è una colonna su cui molte attrici costruiscono le loro carriere, ma io non l’ho saputo fare. (Ride). E ormai…”.

Lei sta girando il suo primo film da regista (storia di un gruppo di persone decise a vincere l’aviofobia, la paura di volare)…
“Non ne parliamo, ne parleremo più avanti, magari brucio tutto, indebitandomi a vita”.

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