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Laura Freddi: “Bonolis? Lo lasciai per un motivo. Una causa mi ha prosciugato le finanze. E su Leonardo D’Amico…”

Laura Freddi: “Bonolis? Lo lasciai per un motivo. Una causa mi ha prosciugato le finanze. E su Leonardo D’Amico…”. Laura Freddi su Bonolis e non solo, la conduttrice romana ex ragazza di ‘Non è la Rai’, 51 anni, si racconta in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

[…] Vi chiamavano Lolite, voi ragazzine di «Non è la Rai».
«Gianni con me si è sempre comportato più che bene, eppure lo bersagliavano di critiche, contro di lui c’era troppo accanimento, esagerato. Che poi eravamo poco truccate, innocenti, disciplinate. “Non vi illudete, questa fama potrebbe non durare”, ci ripetevano».

[…] Quello non fu il suo vero esordio in tv.
«Avevo debuttato due anni prima, su un’emittente locale di Napoli, Canale 34, facevo sondaggi telefonici e portavo un tremendo ciuffo cotonato a fungo, ma ho distrutto le prove, eh eh. Prima ho fatto non so quanti concorsi di bellezza, non mi piacevano, però li vincevo tutti, ero la regina di Ostia e Fiumicino, improbabili talent scout mi lasciavano bigliettini da visita pure alla fermata del bus, ma papà li strappava».

Laura Freddi: “Galante si legò a un termosifone”

[…] Velina e calciatore (Galante ndr), ci è cascata anche lei, per quanto a scoppio ritardato.
«Dopo due anni, sì. Facevo il Quizzone con Amadeus e abitavo con Cristina Quaranta (ride), pensi che coraggio che ho avuto, e lo dico perché è una mia amica, sia chiaro. Lei conosceva un sacco di gente, ogni tanto mi presentava qualcuno. Una sera invitò Fabio Galante, io non ne volevo sapere. “Ti prego, non chiamarlo più”. Come non detto. Una sera lui praticamente si legò al termosifone di casa, non voleva andarsene e a quel punto… ho ceduto».

Tre anni insieme.
«Era giovane e bello, giocava nell’Inter, io ero gelosissima, ora non più. Con Fabio diciamo che ce n’era bisogno, ho colto dei segnali importanti, ho cercato di perdonare, ma Milano era piena di vita, di distrazioni. Quelle poche volte che andavo a vederlo in tribuna, se per caso sbagliava un tiro, tutto lo stadio si voltava verso di me, come se fosse colpa mia. Forse pensavano che gli facessi fare la bella vita, in realtà eravamo molto casalinghi».

Laura Freddi: “Bonolis? Lo lasciai per un motivo”

[…] Lo sa che le tocca la domanda, magari due-tre, su Paolo Bonolis, sì?
«Lo so, lo so. Che devo dirle? Paolo è stata la persona più importante tra i miei affetti, ero molto giovane allora e lui già sposato e padre. Agli occhi dei miei 19 anni era affascinante, mi piaceva, mi faceva divertire, mi colpì per ironia e cultura. Mi faceva guardare anche tre film al giorno, mi leggeva i libri, era un fiume in piena. Viaggiavamo molto. Anche se con Sonia, sua moglie — ormai siamo diventate amiche, tanto che quando si è assentata per due puntate dal Gf Vip ha voluto me come opinionista al suo posto ed è stato un grande gesto — abbiamo scoperto che ci ha portato in vacanza negli stessi posti: Polinesia, New York, oggi ci ridiamo».

[…] Sonia Bruganelli ha ammesso di averla detestata per un sacco di tempo. «Poi l’ho conosciuta: un gattino. E non l’ho più odiata».
«Il suo era un odio virtuale, forse aveva idealizzato la mia figura, ma i cinque anni e mezzo che ho passato con Paolo sono una briciola, rispetto al loro matrimonio. Perché lo lasciai? Ci siamo voluti molto bene e separarsi è stata una sofferenza per entrambi. Io desideravo di più, una famiglia, ma il momento era sbagliato, i nostri tempi non coincidevano».

Laura Freddi: “Una causa mi ha prosciugato le finanze”

Cosa proprio non sopportava di lui?
«Guidava macchine tremende, tipo una vecchia Escort blu metallizzato con uno specchietto bianco rimediato allo sfascio, un accrocco, mi vergognavo ad andarci in giro. Paolo invece non ci faceva caso. Orologi, auto, vestiti, era spartano, parsimonioso. Una volta, ospite dei miei genitori, ad Acilia, voleva una sigaretta, in casa non ce n’erano; perciò fece il giro di tutto il palazzo, porta a porta, per farsene offrire una. In accappatoio e ciabatte. Regali? Si. Ricordo un tremendo set di valige gialle».

[…] Tempo fa ha passato un periodaccio.
«Per colpa di una causa di lavoro durata 12 anni e che mi ha prosciugato le finanze. Purtroppo non sempre si incontrano persone oneste. Avevo firmato documenti che non avrei dovuto firmare e per difendermi ho bruciato tutti i miei risparmi, ho pure dovuto vendere la casa che stavo ancora pagando. Con le cartoline verdi degli avvisi di pignoramento avrei potuto farci un albero di Natale. Mi sono risollevata con il cachet del Grande Fratello Vip, una mano santa».

A proposito di mani: ha conosciuto Leonardo D’Amico, il suo compagno, facendosi male a tre dita durante una partita di beach volley.
«Ho cominciato a giocare tardi, a 36 anni, ed ero una mezza cartuccia. Durante un torneo ho preso una botta tremenda, non mi passava, il mio allenatore mi ha consigliato il fisioterapista della nazionale. Era Leonardo. Siamo diventati amici. Parlavamo, parlavamo. Io gli mandavo segnali, ma lui niente, era di…».

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