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Giusy Ferreri: “Matrimonio? Non ne parliamo per in motivo. Non miravo a diventare regina dei tormentoni. E su Simona Ventura…”

Giusy Ferreri: “Matrimonio? Non ne parliamo per in motivo. Non miravo a diventare regina dei tormentoni. E su Simona Ventura…”. Giusy Ferreri sul matrimonio, Simona Ventura, e non solo, la cantautrice siciliana, 45 anni, si racconta a cuore aperto in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

È l’Amy Winehouse italiana?
«Questa etichetta è un orgoglio e limite. Ovviamente mi rende fiera il paragone con una grandissima artista dalle vocalità uniche che ha conquistato il mondo. Ma dall’altra parte con la mia musica cerco di esprimere originalità ed è come se venisse ad affievolirsi l’idea di autenticità che inseguo».

Si sente regina dei tormentoni?
«È stata una sorpresa, non un percorso a cui miravo, ma sono state occasioni da prendere al volo, un valore aggiunto al mio tracciato personale fatto di ballad introspettive e romantiche, mentre quei brani estivi hanno portato al mio repertorio una parentesi più fresca e solare che mancava. La mia personalità mi spinge a raccontare esperienze più malinconiche, fatte di tristezza, di nostalgia o a volte di rabbia».

Di carattere è più malinconica e introspettiva che solare e spensierata?
«In me la parte riflessiva è preponderante; quando scrivo esce il mio lato cerebrale che forse è meno commerciale dal punto di vista discografico. Sono una donna tormentata, penso e ripenso, da sempre; anche da ragazzina, fin dai primi disagi adolescenziali: la musica è stata un ottimo rifugio e una grande valvola di sfogo».

Giusy Ferreri: “Non miravo a diventare regina dei tormentoni”

Ha iniziato presto.
«Sin da bambina mi iscrivevo ai concorsi del paese ad Abbiategrasso dove la maggior parte dei bambini partecipavano con canzoni legate alle sigle dei cartoni animati, invece io mi presentavo con brani già maturi: Eros Ramazzotti, Alan Parsons, i Queen, tanto che mi mettevano fuori concorso perché era una situazione stramba. Già in seconda media avevo la prima band, il vero sogno era poter esordire con un gruppo, non come solista».

Primi sogni, prime delusioni?
«Avevo grandi aspettative con il mio primo disco del 2008, Gaetana (è il suo secondo nome), c’era l’illusione che se Il party (la bonus track dell’album) fosse andata bene si sarebbero aperte le porte del Festival di Sanremo, ma invece tutto si fermò. All’epoca era più dura, se sbagliavi il primo tentativo era difficile avere altre opportunità. Ero preoccupata di non avere altre possibilità».

Il tempo passa, ma a 29 anni arriva la prima edizione di «X Factor».
«Un talent di cui all’epoca si sapeva poco, pensai di propormi ai provini, era l’ultima occasione».

Arrivò seconda, dietro la meteora Aram Quartet. Lei era nella squadra di Simona Ventura.
«È stata speciale, se non fosse stato per lei non sarei stata presa. Vide i miei provini precedenti in cui mi avevano detto che mi avrebbero scartato, invece volle conoscermi e sono stata ripescata. Mi disse che cercava una vocalità forte, corposa, che si distinguesse; apprezzò l’originalità della mia voce. Siamo ancora in contatto, ci sentiamo e ci incoraggiamo a vicenda. Lei è proprio SuperSimo».

Giusy Ferreri: “Matrimonio? Non ne parliamo per in motivo”

Ecco la prima etichetta: la cassiera del supermercato che ce l’ha fatta.
«Non mi ha dato fastidio, era la verità. Non potevo certo girarmi i pollici fino a 29 anni sperando nel grande sogno, quindi dovevo mantenermi lavorando anche come cassiera part-time, è stato funzionale per seguire la mia passione. I media calcavano su quell’aspetto e non mi piaceva, poteva sembrare ruffiano nei confronti del pubblico».

Quattro Sanremo, ma sempre un po’ anonimi, in classifica sempre dietro. Nel 2017 fu addirittura eliminata.
«Quell’anno solo agli addetti ai lavori avevo rivelato il mio stato di gravidanza, ero al secondo mese, temevo che potesse essere una nota compromettente. Oltre al disagio personale che mi ha fatto sentire non sicura come al solito, vivevo un’emotività accesa, fluttuavo in una bolla di panico personale come donna, mi sentivo a disagio perché non potevo spiegare che avevo dei timori personali».

[…] Un torto subito?
«Quando il mio ex produttore mise in commercio Supermarket (Gaetana) che conteneva il mio repertorio personale da cantautrice fatto di brani scritti tempo prima, canzoni che avrei voluto ritoccare e rivedere, far sentire o non sentire. Era il 2009, un momento esplosivo per me, e quella fu una vera pugnalata».

È fidanzata da 15 anni, ha una bambina di 6. Non pensa al matrimonio?
Ride. «Per scaramanzia continuiamo su questa strada, non sia mai che il grande passo rompa gli equilibri. Ci sono alti e bassi come in tutte le coppie, ma al momento siamo stati bravi».

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