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Cronaca

Trova la testa di un serpente nella busta dei fagiolini surgelati: l’orrore

Trova la testa di un serpente nella busta dei fagiolini surgelati: l’orrore. Una donna trova la testa di un serpente nella busta dei fagiolini surgelati. A raccontare la vicenda è la stessa protagonista, una dottoressa statunitense, su ‘X’ (ex Twitter). La donna ha chiesto aiuto ai colleghi medici dopo aver trovato la testa mozzata del rettile. La dottoressa Rachel Buckle-Rashid, una pediatra di Atlanta, in Georgia, ieri sera, martedì 5 febbraio, ha pubblicato una foto che mostrava la testa mozzata appoggiata sopra una padella di fagiolini.

I fagiolini, ha spiegato, sono stati acquistati dalla catena di negozi di alimentari Giant Food, che ha 166 negozi negli Stati Uniti. “Di quali agenti patogeni dovrei preoccuparmi se trovo una testa di serpente mozzata nei fagiolini congelati?” lei chiese. Il tweet ha suscitato una raffica di commenti da parte della comunità medica, che discuteva su quanto sarebbe rischioso mangiare i fagioli e se il sorprendente ritrovamento nelle sue verdure fosse in realtà un serpente.

Il dottor Max Witt, ricercatore di malattie infettive presso l’Università del Colorado, ha detto su X: “Cucina accuratamente e starai bene”. Lavarsi le mani dopo aver maneggiato carne di serpente cruda (soprattutto per la salmonella)”. Sia i rettili che gli anfibi possono trasportare germi che fanno ammalare le persone, la più comune delle quali è l’infezione batterica, la salmonella.

Ma la dottoressa Gail Barnes, una scienziata che lavora presso l’Elgin Public Museum of Natural History & Anthropology nell’Illinois, ha dichiarato: “Gli agenti patogeni sono l’ultima delle tue preoccupazioni con una testa di serpente mozzata tra i tuoi fagiolini. Non cercare altre parti del corpo, butta via tutto, più eventuali altri prodotti simili che potresti avere. Se vuoi veramente un elenco degli agenti patogeni, ecco il riassunto: tutti quelli immaginabili!”. La dottoressa Buckle-Rashid ha detto di aver contattato Giant Food ma di non aver ricevuto “nessuna risposta reale”.

La Salmonella colpisce oltre 1,3 milioni di persone annualmente, causando circa 26.500 ricoveri ospedalieri e 420 decessi. I sintomi, che includono diarrea, febbre e crampi addominali, si manifestano di solito entro 12 ore o tre giorni dopo l’ingestione di cibo contaminato. In casi rari, l’infezione può diffondersi nel flusso sanguigno, portando a gravi complicazioni come infezioni arteriose, endocardite e artrite.

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