Rapisce mamma 16enne per rubarle la figlia piccola dopo aborto spontaneo: 40enne arrestata. Una donna è stata arrestata il 3 febbraio a Búzios, in Brasile, con il bambino che aveva rubato a Niterói. Si avvicinò alla madre del bambino, dicendole di aver abortito. La donna, 40 anni, identificata come autrice del delitto, viveva nella stessa comunità, Morro do Preventório, nel quartiere Charitas. La bambina e sua madre, 16 anni, sono scomparse a ottobre. La polizia ora cerca di scoprire cosa sia successo alla giovane donna, dato che la sua ubicazione è sconosciuta.
Lunedì 5 febbraio, il tribunale ha convertito l’arresto di Luciana in custodia preventiva. Secondo le informazioni nel verbale di arresto, poco dopo aver detto alla madre della bambina, all’epoca di due mesi, di aver abortito, la 40enne si è presentata in comunità con la bambina in braccio, affermando che era sua madre.
L’indiziata era in una casa a Praia da Rasa, a Búzios, con il suo compagno. Quando è intervenuta la polizia, la coppia era sul balcone, bevendo birra con il bambino. Alla domanda se fosse la madre del bambino, la donna avrebbe presentato un certificato di nascita.
La polizia sospettava della falsità del documento, successivamente confermata dalle analisi. Interrogata sulla nascita della bambina e sulla storia prenatale, la 40enne ha confessato che la bambina era effettivamente la figlia dell’adolescente, conducendo al suo arresto.
La polizia l’ha trovata grazie ai parenti delle vittime
La polizia ha individuato la posizione del bambino grazie alle informazioni fornite dai parenti delle vittime e dalla suocera dell’imputato. Sabato mattina, i parenti della giovane si sono presentati al Commissariato di Polizia della Omicidi di Niterói, São Gonçalo e Itaboraí (DHNSG), portando nuove informazioni utili per localizzare l’imputato.
La giovane donna e il bambino sono scomparsi il pomeriggio dell’11 ottobre 2023. Secondo quanto riferito dai familiari, l’adolescente era uscita di casa intorno alle 15, senza rivelare la sua destinazione, e da allora né lei né il bambino sono stati più visti.
Il bambino è stato restituito alla famiglia della madre, sotto la supervisione del consiglio di tutela locale. Le indagini continuano per chiarire cosa sia accaduto alla madre del bambino e l’eventuale coinvolgimento di altre persone nel caso.
“L’imputata ha scelto di rimanere in silenzio quando è arrivata alla stazione di polizia. I due (la madre del bambino e l’imputato) vivevano nelle vicinanze, nella comunità di Preventório. Non escludo alcuna possibilità su quello che è successo all’adolescente,” ha dichiarato il delegato Willians Batista de Souza, capo del DHNSG, che ha preferito non rivelare ulteriori dettagli per non ostacolare le indagini.
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