In ospedale temendo di avere un aneurisma: i medici gli trovano un ago nel cervello che era lì da 20 anni. Si presenta in ospedale temendo di avere un aneurisma ma i medici gli trovano un ago da siringa conficcato nel cervello che era lì da 20 anni. È successo a un uomo di 74 anni, originario del Sichuan, in Cina. Le scansioni hanno rivelato l’ago lungo due centimetri “color oro” e “leggermente appuntito”, inserito in un’arteria all’interno del cervello.
L’ago stava causando un’emorragia interna che gli lasciava problemi di memoria, spingendolo a essere portato d’urgenza in ospedale. La sua famiglia ha detto che probabilmente l’ago era lì da due decenni perché ricordavano che aveva fatto l’agopuntura all’inizio degli anni 2000 per un’emicrania persistente. L’ago è stato rimosso tramite un intervento chirurgico che ha comportato l’apertura del cranio. Il paziente è sopravvissuto ma è morto tre settimane dopo a causa di un’infezione polmonare.
L’agopuntura è una pratica medica tradizionale cinese che prevede l’inserimento di centinaia di minuscoli aghi in punti specifici del corpo per stimolare l’energia, nota come qi (pronunciato “chee”). Gli agopuntori affermano che il metodo può aiutare ad alleviare il dolore, ridurre lo stress e persino favorire il recupero delle articolazioni aiutando a stimolare i nervi e il flusso sanguigno nelle aree sottoposte al trattamento.
Ma le prove scientifiche sul metodo non sono conclusive, con solo alcuni studi che suggeriscono che l’agopuntura apporta benefici ai pazienti. Il minuscolo ago all’interno dell’uomo è stato trovato in un’arteria che attraversa il cervello dietro l’occhio destro, chiamata arteria cerebrale media destra. Probabilmente l’ago si è rotto durante un trattamento di agopuntura e poi è entrato nell’arteria dietro l’occhio.
Il decesso
Non è chiaro cosa abbia causato la rottura, ma ciò potrebbe essere legato a una caduta, a un forte impatto alla testa o allo spostamento della posizione dell’ago nel cranio. L’uomo è stato portato d’urgenza dai medici un’ora dopo che erano emersi i suoi problemi di memoria, con la famiglia che inizialmente temeva che soffrisse di un aneurisma. Ma le scansioni hanno rivelato l’ago nel cervello e un’emorragia.
Per rimuovere l’ago, i medici hanno dovuto prima tagliare una parte del cranio in una procedura chiamata craniotomia, per accedere al cervello. Hanno quindi tagliato la dura madre, o il rivestimento esterno spesso del cervello, e hanno utilizzato un microscopio chirurgico per navigare attraverso il cervello fino all’ago, evitando arterie e strutture vitali.
L’ago è stato quindi rimosso e il vaso sanguigno rotto è stato chiuso utilizzando una clip metallica molto piccola per chiudere la parte rotta del vaso. Dopo l’intervento, l’uomo inizialmente si è ripreso bene e dieci giorni dopo gli è stato tolto il ventilatore. Ma poi ha sviluppato un’infezione polmonare mentre era in ospedale ed è morto tre settimane dopo l’intervento.
Secondo i medici questo è stato il primo caso di questo genere registrato nella letteratura medica di un uomo con uno pseudoaneurisma causato da un ago di agopuntura. Casi precedenti sono stati causati da infezioni che hanno danneggiato le arterie del cervello, nonché da traumi cranici o da forti impatti alla testa. Il caso è stato rivelato nel Journal of Medical Case Reports.
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