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Decapita il coinquilino e uccide i suoi cani: 53enne arrestato, poi si scaglia contro il giudice

Decapita il coinquilino e uccide i suoi cani: 53enne arrestato si scaglia contro il giudice. Un uomo di 53 anni decapita il coinquilino e uccide i suoi cani prima di essere arrestato dalla polizia. I fatti risalgono all’estate del 2016, quando Darren Ward Gale, che oggi ha 53 anni, uccise il suo vulnerabile coinquilino di 58 snni, gli ha tagliato la testa e ha ucciso i suoi due cani, cercando poi di coprire le sue tracce.

La notizia è tornata in auge in questi giorni perché l’assassino aveva presentato ricorso contro la condanna a 23 anni ricevuta nei primi gradi di giudizio. E quando il giudice ha rigettato l’appello, Gale ha tentato di aggredirlo. Il 53enne è in carcere per l’omicidio di Noel Ingham, 58 anni, nel luglio 2016. La vittima era stata accolta come inquilino nella sua casa nella parte nordoccidentale della Tasmania, solo poche settimane prima.

Il corpo del signor Ingham è stato scoperto in una fossa poco profonda su un terreno boschivo; la sua testa, che Gale gettò in un fiume, non è mai stata ritrovata. Una giuria della Corte Suprema della Tasmania ha ritenuto Gale colpevole di omicidio nel 2019. Il ricorso di Gale contro la condanna, presentato sulla base del fatto che le prove non erano sufficientemente solide, è stato respinto lunedì 13 maggio dalla Corte d’appello penale.

La giuria ha emesso il verdetto di colpevolezza consideranfo la quantità di sangue nell’unità, i danni alla cucina e la condotta “insensibile” di Gale dopo l’omicidio. Il 53enne, che era in tribunale quando l’appello è stato respinto, ha detto che la decisione era “un maledetto scherzo”. I giudici hanno affermato che la decapitazione ha supportato l’ipotesi che Gale debba aver inflitto ferite mortali alla testa del signor Ingham.

Il piano scoperto

Gale ha vissuto nell’unità del signor Ingham senza affitto per quasi tre mesi dopo l’omicidio, ha rubato e smaltito le sue proprietà e ha raccontato bugie sulla sua scomparsa. Il giudice Helen Wood ha affermato che Gale aveva un “potente senso” di autoconservazione a tutti i costi. Dopo il crimine, Gale ha utilizzato il telefono della vittima per inviare messaggi di testo al suo telefono e creare la falsa impressione che fosse vivo.

Ha fatto sparire la moquette e le cose “inzuppate” di sangue e ha pulito le pareti dell’abitazione. Gale ha anche detto alla gente che il signor Ingham era a Hobart per cure mediche e ha finto preoccupazione con la polizia. Il giudice Wood ha descritto l’omicidio come feroce e insensato. A quanto si apprende tra i due c’erano tensioni a causa del senso di diritto di Gale e del desiderio di sfruttare la situazione, volendo diventare l’assistente del signor Ingham contro la sua volontà.

Il signor Ingham era fisicamente vulnerabile. I resti dei suoi due cani sono stati ritrovati a circa 80 metri dalla sua auto bruciata, nella stessa zona dove è stato ritrovato il suo corpo. Gale avrà diritto alla libertà condizionale alla fine del 2030.

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