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Elodie: “Sanremo con Conti? Ora penso a un’altra cosa. Donne spaventate da come uso il corpo. E sui figli…”

Elodie: “Sanremo con Conti? Ora penso a un’altra cosa. Donne spaventate da come uso il corpo. E sui figli…”. Elodie su Sanremo con Conti, le polemiche su come usa il corpo, il matrimonio, e non solo, la cantante romana, 34 anni, parla a cuore aperto in una intervista a ‘Vanity Fair’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

I primi timidi rumor, dopo l’investitura ufficiale di Carlo Conti alla guida di Sanremo 2025 e 2026, la danno anche co-conduttrice del prossimo Festival insieme ad Annalisa. Ripeterebbe l’esperienza?
«No, ora sono concentrata sulla musica. Poi chissà, accolgo sempre quello che arriva. Per Annalisa sarebbe una bella cosa».

[…] Nella discografia la parità di genere a che punto è?
«Ci sono molte più donne in classifica rispetto a cinque anni fa. Tutti stiamo lavorando al superamento del gender gap, anche gli uomini con una certa intelligenza. Ripenso a quando io ho cominciato questo mestiere: l’idea di una femminilità prorompente infastidiva. Non ho trovato subito delle persone che l’hanno compresa. Il mio desiderio di usare il corpo come Raffaella Carrà – e non mi sto paragonando a lei – divideva. Ho dovuto discutere, nell’ambiente volevano che stessi al mio posto, che mi limitassi a fare musica leggera e basta».

Elodie: “Sanremo con Conti? Ora penso a un’altra cosa”

Quindi ha subìto episodi di sessismo?
«Sì. Solo che a volte è complicato rendersene conto sul momento».

Il Festival di Cannes, che si è appena concluso, ha riportato di grande attualità il MeToo e le molestie nel cinema. Nella musica è diverso?
«Per quel che mi riguarda è un mondo sano, non sono mai stata vittima di molestie. Da piccola, però, mentre facevo la cameriera, mi sono imbattuta in un datore di lavoro che non è stato delicato».

Lei come ha reagito?
«Mi sono spostata e gli ho detto: “Che stai a fa’?”. Poi l’ho preso da parte e ho cercato di spiegargli che non era il modo. Lui non voleva capire, sminuiva: “È uno scherzo tra me e te”. L’ho lasciato lì nella sua vergogna».

Elodie: “Donne spaventate da come uso il corpo…”

[…] Mentre noi facciamo i sergenti, quale ruolo ha la politica?
«Al liceo mi appassionava così tanto… Adesso è show business, al pari della musica. È uno spettacolo di cabaret, un’infilata di meme. I politici vogliono fare i simpatici, come se la simpatia fosse un valore, invece che occuparsi dei problemi reali».

Si è definita donna di sinistra, lo è ancora?
«Continuo a simpatizzare per la sinistra, ma francamente non so più che cosa vuol dire essere di sinistra, siamo andati oltre. Vorrei vedere persone serie, responsabili, poco mi importa da che parte stiano».

Cambiamo proprio argomento: ci parli d’amore Elodie…È facile stare con la star del pop italiano?
«Non sono una star! Sono impegnativa e capricciosa, questo sì. Ho bisogno di attenzioni, tantissime. Andrea me le dà. È dolce. Comprende desideri, limiti, voglia di fare sempre di più sul lavoro. Ed è il mio migliore amico».

Elodie: “Figli? Potrei congelare gli ovuli”

Ormai siete fidanzati da due anni. Pensate al matrimonio?
«Non ho mai sognato l’abito bianco, nemmeno da ragazza, quando già mi disturbava l’idea che una donna andasse via di casa solo dopo essersi sposata. Poi, mi suona strano che due innamorati debbano firmare un contratto: dovrebbe essere sufficiente stare insieme per far valere i diritti di coppia».

[…] niente nozze per lei?
«Non lo so, dipende da come si fanno le cose. Può essere pur sempre una festa. Adesso c’è il matrimonio di mia mamma. Per l’occasione mi ha chiesto di cantare una canzone a cappella e io muoio, perché mi imbarazza: la mia irruenza nasconde una forma di timidezza. Però non posso proprio tirarmi indietro».

Figli ne vuole?
«Ci sto pensando. Ho anche preso in considerazione l’ipotesi di congelare gli ovuli».

Che cosa l’ha frenata fino a qui?
«La paura di non essere una brava madre, di non riuscire a conciliare maternità e carriera, a cui non voglio rinunciare. Di subire la vita che viene stravolta. La vera verità è che ho 34 anni eppure me ne sento 16: è strano, sono donna quando realizzo progetti di lavoro importanti, per il resto sono una ragazzina che va in giro con la felpa con il cappuccio e crede di essere un po’ Gian Burrasca. Ma si può essere Gian Burrasca e insieme una mamma?».

Se ha preso in considerazione il congelamento degli ovuli, farebbe anche un figlio da sola?
«Credo di sì. Nel momento in cui riusciremo a riconoscere che non esiste un’unica rigida idea di famiglia, saremo tutti più felici: due uomini, due donne, una madre e il suo bambino, una coppia poliamorosa. La sfera affettiva dovrebbe essere un luogo intoccabile. Divento pazza, feroce, quando qualcuno si permette di giudicarla».

Elodie: “Donne spaventate da come uso il corpo”

Che rapporto ha con il tradimento?
«Da adolescente ho tradito e sono stata tradita, penso. L’infedeltà mi fa soffrire perché è di nascosto. Ma capisco che stare insieme per sempre sia complicato. Confido nel dialogo per trovare soluzioni».

[…] Elodie è sexy e magnetica, verità riconosciuta da uomini e donne.
«Oddio, spesso sono le donne a essere spaventate da come uso il mio corpo, che è una forma di libertà. Non comprendono la dignità delle mie scelte. E credono che così non lasci spazio alle parole, invece sono un essere parlante».

E ha appena detto una parola bellissima: dignità.
«C’è un po’ di confusione su che cosa sia. È pulizia interiore. È mostrarsi nella verità, anche quando è una brutta verità. Io ho una grande dignità. Per questo mi voglio bene, la mattina mi guardo allo specchio e sono serena».

[…] Ha detto che, fin dall’adolescenza, la rabbia è stata una compagna di viaggio. Si è sciolta?
«Ci sto ancora lavorando. Una parte si è trasformata in cazzimma. È che in qualche modo mi sento legata alla rabbia, mi faceva sentire vista: le persone mi notavano e io esistevo».

Dov’è fra dieci anni?
«Mi piacerebbe trasferirmi in un altro Paese. E magari, per un periodo, cambiare mestiere. Mi annoio facile e confido nell’inaspettato. Chissà, potrei essere alle prese con dieci figli oppure decidere di mollare tutto».

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