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Diaconi, al Duomo di Napoli l’ordinazione di 9 ministri di culto: chi (e cosa) sono

Diaconi, al Duomo di Napoli l’ordinazione di 9 ministri di culto: chi (e cosa) sono

Io sto in mezzo a voi come colui che serve. Il Cardinale Domenico Battaglia ordina i diaconi permanenti. La grande e festosa celebrazione si è svolta presso il Duomo di Napoli domenica 26 maggio per la consacrazione di nove diaconi.

L’Arcivescovo di Napoli, Don Domenico Battaglia ha imposto le mani su Diego Berrino, Luca Cherubino, Alessandro D’Amore, Roberto De Vita, Mariano Frezza, Raffaele Iervolino, Francesco Paladino, Aniello Pastore, Antonello Sannino, i nove eletti che, nella commozione generale, hanno promesso l’impegno diaconale.

Il diaconato permanente è un ministero a sé che viene conferito dopo un triennio di formazione. Anche gli uomini sposati possono accedervi poiché l’essenza del ministero si configura nell’immagine del Cristo che serve. I diaconi sono chiamati nel servizio ad essere modello di carità cristiana per tutti. Il loro stile di vita deve emergere non solo all’interno delle mura della Chiesa, ma soprattutto in famiglia, nei rapporti col prossimo, nella comunità e nell’ambiente lavorativo.

Il diacono non è un sacerdote poiché non presiede l’Eucaristia e non assolve dai peccati: non si colloca nella comunità cristiana nello stesso ruolo del prete. Il suo compito è quello di organizzare le attività di solidarietà all’interno e all’esterno della Chiesa cui vengono assegnati. L’attività non prevede alcun compenso economico.

Dunque, perché farsi diacono?

Il punto centrale è la formazione spirituale e la scoperta dell’amore di Cristo. Riuscire a donarsi completamente al prossimo è un percorso non comune a tutti, ma ricco di fascino se si pensa al contesto in cui l’uomo oggi vive.

E nelle parole dell’Arcivescovo di Napoli c’è tutto lo spirito del donarsi agli altri: “Ricordate sempre le parole del Vangelo di Matteo: ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere. Voi siete oggi gli eletti, coloro che riceveranno il dono del diaconato. Questa è una Grazia di Dio ed è un impegno che assumente davanti alla comunità. Restituite parte dell’amore che avete ricevuto.”

Poche parole molto pregnanti pronunciate nel silenzio della Cattedrale Metropolitana di Santa Maria Assunta, basilica monumentale e Duomo dell’Arcidiocesi di Napoli, rotta solo dal suono maestoso dell’organo a canne, suonato dal Maestro M. Selo. Il coro della Parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli a Cappella Cangiani ha animato la celebrazione completando così il rito.

Prostrati al suolo, concentrati nella preghiera, commossi dalle parole di Don Domenico Battaglia, nove uomini hanno ricevuto domenica le vesti diaconali. E la comunità cristiana, arricchita dalla presenza di persone impegnate sinceramente nella carità, partecipa alla loro gioia.

Perché il mondo di questo ha bisogno: di qualcuno che si assuma l’onere di difendere e diffondere l’amore.

Marcella Selo

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Marcella Selo

Diplomata al conservatorio in canto lirico, suona il pianoforte dall’età di 5 anni e la musica non ha mai abbandonato la sua vita. Ha fondato due cori polifonici: I Cantores Ecclesiae fondato 30 anni fa e che si è esibito durante tutta la sua carriera in svariati concerti dai programmi classici e gregoriani; 6 anni fa ha fondato un altro ensemble, i Royal Gospel Choir che ha prodotto diversi concerti accompagnato da quartetto jazz live.

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